Firenze, 14 febbraio 2022 – Cantieri bloccati in attesa di conoscere le novità sui bonus edilizi che dovrebbero arrivare entro la settimana con un nuovo decreto. Il governo sta infatti lavorando per modificare ancora una volta le regole del Superbonus e degli altri bonus edilizi, dopo le proteste per quanto prevede il dl Sostegni ter, che consente una sola cessione del credito. Una misura introdotta per combattere le truffe che si verificano, stando ai dati dell'Agenzia delle Entrate, sopratutto con il bonus facciate (46%) e gli ecobonus (34%) e solo per il 3% con il Superbonus.
Secondo le prime indiscrezioni, con il nuovo decreto la cessione del credito dovrebbe essere consentita fino ad un massimo di tre volte e per ogni operazione di cessione ci sarà un codice identificativo, una sorta di bollino antifrode. Le imprese chiedono certezze, perché i bonus hanno rilanciato l'edilizia, anche nella regione, ma da gennaio si sono bloccati i lavori in corso e, sopratutto, sono fermi quelli nuovi. Molte aziende, che in questi mesi hanno anticipato i soldi che non riescono più a incassare, sono in crisi di liquidità e annunciano esuberi se il governo non modificherà velocemente la normativa.
I numeri di Enea Secondo l'ultimo report mensile di Enea, l'agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, i condomini toscani hanno investito mediamente, grazie al Superbonus, oltre 430mila euro. Per gli edifici unifamiliari l'investimento medio supera i 105mila euro, mentre per le unità immobiliari funzionalmente indipendenti la media è di circa 90.820 euro. Le asseverazioni depositate sono 8.455 (dato al 31 gennaio 2022) e sono stati realizzati il 70,9% dei lavori per un volume di investimenti messi a detrazione di quasi 1,2 miliardi di euro.
“No alla cessione del credito”, il manifesto delle imprese Dieci motivi per correggere l’articolo 28 del decreto Sostegni ter. Sono quelli contenuti nel manifesto di Confartigianato Imprese Toscana, che si è mobilitata insieme alle federazioni provinciali per dire no alla sola cessione del credito relativo ai bonus edilizia e riqualificazione energetica. Un’azione collettiva promossa dalla confederazione su tutto il territorio nazionale che ha l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni a chiedere al Governo chiarezza sulle norme che regolano i bonus sui lavori edili nell’interesse dei cittadini e delle imprese. In Toscana il manifesto è stato consegnato ai vertici delle istituzioni locali, ai parlamentari e ai prefetti. “Nella nostra regione la modifica della norma sui bonus ha causato incertezza e rallentamento nelle commesse per tante imprese del settore edile e nelle filiere collegate come quelle dell’impiantistica, dei trasporti, della meccanica, le forniture di materiali e imballaggi”, afferma Luca Giusti, presidente di Confartigianato Imprese Toscana. “Le istituzioni devono capire che si rischia di danneggiare un comparto di eccellenza, quello dell’edilizia, che in Toscana conta 35.124 imprese che danno lavoro a 87.397 addetti. E’ fondamentale evitare le frodi ed il riciclaggio – continua il presidente regionale – ma così si rischia il blocco dei cantieri, danni alle famiglie, crisi di liquidità per le piccole imprese”.