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Superbonus in Toscana: ristrutturati oltre 38mila edifici. Che succede a chi non ha concluso i lavori

Ferretti (Confartigianato): “Bene che il bonus edilizio resti al 50% per il 2025. Servono incentivi strutturali”

Un cantiere

Un cantiere

Firenze, 24 febbraio 2025 – Sono 38.314 gli edifici ristrutturati in Toscana grazie al Superbonus 110. Di questi, quasi 17mila sono edifici unifamiliari, 13.265 unità funzionalmente indipendenti e oltre 8mila condomini. Nessun edificio A9 aperto al pubblico ha usufruito dell’agevolazione.

La percentuale di lavori completati sfiora il 96%, con investimenti ammessi a detrazione pari a 6,7 miliardi di euro e detrazioni maturate per circa 7 miliardi, a carico dello Stato. L’investimento medio è stato di quasi 465mila euro per i condomini, oltre 110mila euro per gli edifici unifamiliari e circa 92.200 euro per le unità funzionalmente indipendenti.

Cosa succede per i lavori non ultimati?

Cosa deve fare chi rientra nel 4% degli interventi non ancora conclusi? Per accedere alle agevolazioni fiscali, è obbligatorio dimostrare l’effettiva esecuzione e conclusione dei lavori. In caso contrario, l’Agenzia delle Entrate potrebbe avviare procedure di recupero delle somme e, nei casi più critici, il sequestro degli importi già detratti.

Una deroga era stata introdotta nel 2023, consentendo la detrazione anche per lavori ceduti sulla base degli stati di avanzamento eseguiti entro il 31 dicembre dello stesso anno. Eccezione che, però, non si applicava ai casi in cui l’intervento non venisse completato, anche se ciò impediva il raggiungimento del miglioramento delle due classi energetiche previsto dalla normativa.

In presenza di lavori incompleti, restano inoltre aperte le controversie tra imprese e condomini. Non è del tutto chiaro se i beneficiari possano richiedere risarcimenti alle imprese per le agevolazioni non incassate, rendendo la conclusione dei lavori l’unica via sicura per evitare contenziosi e garantire il pieno accesso ai bonus fiscali.

Ferretti (Confartigianato): “Il bonus 50% è confermato per il 2025, ma poi calerà”

«Per il 2025 – spiega Jacopo Ferretti, segretario generale di Confartigianato Firenze – il bonus ristrutturazioni rimarrà al 50%, nonostante le voci di una riduzione al 36%. E’ previsto però un progressivo calo: nel 2026 il tetto scenderà al 36% e potrebbe ridursi ulteriormente negli anni successivi. La conferma della detrazione al 50% per quest’anno rappresenta comunque uno stimolo importante per chi intende effettuare lavori di riqualificazione».

«Questi incentivi – prosegue – non solo supportano cittadini e imprese, ma creano opportunità di lavoro e contribuiscono alla crescita del comparto edilizio. È fondamentale continuare a puntare sulla riqualificazione del patrimonio edilizio italiano, soprattutto in chiave ecosostenibile e orientata al risparmio energetico. Ci auguriamo che i bonus vengano prorogati anche oltre il 2025 per garantire una continuità di interventi e benefici economici».