Roma, 29 ottobre 2023 – Rischio recessione. Per questo la Bce, dopo dieci rialzi consecutivi, ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse al 4,5%. Cosa succede ora ai mutui? Una simulazione l'ha fatta Codacons, che segnala un incremento pesante sulle rate dei mutui a tasso variabile per effetto degli aumenti imposti fino ad ora dalla Banca centrale europea. “Considerato un mutuo variabile tra i 125 e i 150 mila euro e una durata di 25 anni, che è la tipologia di mutuo più richiesta in Italia per l'acquisto della casa, la rata mensile – sottolinea l'associazione dei consumatori – è salita negli ultimi due anni di un importo che va tra i 270 e i 365 euro, pari a costo aggiuntivo da sostenere che oscilla tra i 3.240 e i 4.380 euro l'anno”.
Idealista: “Il prezzo dei mutui resterà stabile”
Secondo le rilevazioni del portale immobiliare Idealista, nei prossimi mesi il prezzo dei mutui dovrebbe restare stabile, “al di là di qualche aggiustamento tattico da parte di alcune banche che cercano di conquistare maggiori quote di mercato”. Ovviamente saranno i mutui a tasso fisso, che in alcuni casi sono scesi sotto il 4%, ad essere più attraenti in questa fase che resta di forte incertezza rispetto alle tensioni nel Medio Oriente e ai possibili rincari energetici.
Mutui, scendono del 33% le erogazioni nel secondo trimestre 2023
In generale, però, c'è molta cautela tra chi deve acquistare un immobile, che sia prima casa o per investimento. Secondo la bussola mutui di Crif e MutuiSupermarket.it, la contrazione del numero di compravendite immobiliari, -16% nel secondo trimestre 2023, abbinata ad un minor ricorso al mutuo per l’acquisto della propria casa da parte di privati e famiglie, -20% nel secondo trimestre 2023, frenano in maniera decisa le erogazioni di nuovi mutui: -33,3% nel secondo trimestre 2023 e -29,9% nel primo semestre dell’anno. Nel corso del terzo trimestre 2023 la crescita degli indici di riferimento Euribor iniziata nei primi mesi 2022 è affiancata ad un incremento importante degli indici Irs, aumento che riduce l’interesse per i mutui surroga che nel terzo trimestre arrivano a spiegare il 27% delle richieste sul canale online contro un 36% del primo trimestre.
Bce, quando cambieranno ancora i tassi di interesse
Occhi puntati, dunque, sulla prossima riunione della Banca Centrale europea, fissata al 14 dicembre 2023, che potrebbe decidere nuove variazioni di tassi di interesse. Le successive sono nel 2024: 25 gennaio, 7 marzo, 11 aprile, 6 giugno, 18 luglio e 12 settembre.