
Mutui, casa vendesi: foto generica (Ansa)
Roma, 9 settembre 2021 – Sono in lieve calo i tassi di interesse dei mutui. Lo rileva la Banca d'Italia nel suo bollettino statistico, che segnala come nel mese di luglio i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l'acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, si sono collocati all'1,75%, in flessione, seppure lieve, dall'1,77% di giugno.
Eppure, nel corso dell'estate, la richiesta dei mutui è diminuita. Dopo un ottimo primo semestre dell’anno, nei mesi di luglio e agosto le istruttorie registrate sul sistema di informazioni creditizie gestito da Crif hanno fatto segnare una secca battuta d’arresto, rispettivamente pari a -21,4% e -27,1%, tornando sostanzialmente sui volumi che si registravano nel 2019, prima dell’esplosione della pandemia.
La flessione registrata negli ultimi due mesi va però letta come un rimbalzo tecnico, considerando che nei mesi estivi del 2020 si erano concentrati volumi di richieste elevati, accumulatisi durante il primo lockdown disposto per contenere la diffusione della pandemia. C'è poi un altro dato positivo, che dimostra come gli incentivi statali ai più giovani stanno funzionando: il 30% delle richieste dei mutui arriva dagli under 35. E' questa, infatti, l'unica fascia di età che ha fatto registrare volumi di richieste in crescita nei primi otto mesi dell’anno in corso, risultando pertanto fondamentale per la tenuta dell’intero comparto.
“I tassi di interesse sono ancora prossimi ai minimi storici, i prezzi al metro quadro degli immobili sono appetibili e le prospettive di ripresa dell’economia si stanno consolidando. Il combinato congiunto di questi fattori di per sé spiega perché i giovani stanno guardando all’investimento immobiliare con ritrovata fiducia – commenta Simone Capecchi, direttore esecutivo di Crif. “Alla luce di questo, i mutui per gli under 35 potrebbero diventare un importante driver per il rilancio del settore nel suo complesso, con una dinamica che si prevede possa proseguire anche nel corso dei prossimi trimestri, malgrado l’incognita rappresentata dal possibile rialzo del costo del denaro”.
L'importo medio richiesto Secondo il barometro Crif, continua la costante crescita dell’importo medio richiesto, che, dopo aver toccato il record assoluto degli ultimi 15 anni nel mese di luglio, con 141.422 euro, ad agosto è leggermente calato, per attestarsi a 137.945 euro, facendo comunque segnare una variazione del +6,1% rispetto al corrispondente mese del 2020. L'importo risulta alto perché la fase si caratterizza per un costo del denaro estremamente contenuto. Inoltre, i mutui di sostituzione, che generalmente hanno un importo più alto, nella media hanno una minore incidenza.
Le previsioni di fine anno Nell’attuale congiuntura socio-economica, tenuto conto dell’emergenza sanitaria che ha impattato in maniera importante sul Pil europeo, la Bce continua a manifestare la propria volontà di contenere i tassi di interesse agli attuali livelli. Di contro giungono dai paesi del Nord Europa e dagli Stati Uniti le prime avvisaglie di un deciso aumento dell’inflazione che, come noto, fa da contraltare a un successivo aumento dei tassi di interesse. Gli indici di riferimento dovrebbero far registrare lievi aumenti, restando comunque ancora a valori storicamente molto bassi e permettendo così di ottenere tassi convenienti sui finanziamenti. L'Euribor, indice di riferimento per i mutui a tasso variabile, è sceso al -0,55% nel mese di agosto 2021, molto vicino al minimo storico, mentre l'Eurirs, legato ai mutui a tasso fisso, ha toccato il minimo storico a ottobre 2020 segnando 0,02%. Dal mese di gennaio 2021 ha fatto registrare lo 0,08%, mentre nel mese di agosto 2021 è a quota a 0,26%.
“I tassi dei mutui – afferma Renato Landoni, presidente Kìron Partner, gruppo Tecnocasa – hanno fatto rilevare dei lievi aumenti nel corso degli ultimi mesi, un po’ per via della variabilità degli indici di riferimento a cui sono indicizzati, un po’ per l’adeguamento al rialzo degli spread da parte degli istituti di credito; questo ha impattato principalmente sulla rata dei prodotti a tasso fisso che nel corso del 2020 sono stati erogati a valori molto bassi. Ad oggi resta tuttavia ancora molto conveniente sottoscrivere un mutuo per acquistare l’abitazione in quanto i tassi sono attesi alle attuali quotazioni per tutto il 2021”.