
Uif, crescono le segnalazioni di sospetto riciclaggio
Firenze, 9 settembre 2023 - Il pericolo che la criminalità economica stia incuneandosi nel nostro mondo produttivo è sempre più elevato. A lanciare l'allarme è la Cgia di Mestre, che ha analizzato il numero di operazioni sospette pervenute all’Unità di informazione finanziaria (Uif) della Banca d’Italia nel corso del 2022.
La Toscana è la sesta regione in Italia - dopo Lazio, Campania, Lombardia, Valle d'Aosta e Trentino Alto Adige - per numero di segnalazioni, che sono state 8.971, con una crescita del 9,3 per cento e per un totale di circa 245 segnalazioni ogni 100mila abitanti. Tra le province toscane spicca Prato, una delle tre città - dopo Milano e Roma - più a rischio riciclaggio, con oltre un migliaio di segnalazioni nel 2022 e un'incidenza di 388 ogni 100mila abitanti. Al sesto posto Siena, con una crescita record di segnalazioni (quasi il +61 per cento in un anno), che nel 2022 sono state 956, con un'incidenza di 366 ogni 100mila abitanti. Firenze si piazza invece 11esima in Italia, con un'incidenza di 281,6 ogni 100mila abitanti e 2.780 segnalazioni nel 2022. Per quanto riguarda le imprese confiscate definitivamente alla mafia lo scorso anno, 74, su un totale nazionale di 3mila, sono risultate avere sede legale in Toscana, Le regioni più colpite da questo provvedimento sono state la Sicilia (888 casi), la Campania (521), il Lazio (439), la Calabria (359) e la Lombardia (248) . Il 40,4 per cento delle aziende confiscate era attivo, il 26,3 per cento cessato, il 23,2 per cento con procedure concorsuali in corso e il 9,9 per cento era inattivo. I settori più interessati hanno riguardato le costruzioni (22,6 per cento del totale), il commercio (20,7 per cento), gli alloggi e ristorazione (9,7 per cento) e le attività immobiliari (7,9 per cento).
“Se la combinazione tra l’aumento dei tassi di interesse e la diminuzione dei prestiti bancari alle pmi verificatosi in questo ultimo anno dovesse continuare – commenta la Cgia di Mestre - non è da escludere che il numero delle imprese a rischio infiltrazione mafiosa sia destinato a crescere ulteriormente”.
Chi può segnalare operazioni sospette
Oltre a banche e Poste e intermediari finanziari, per legge anche i liberi professionisti, quali notai, commercialisti, avvocati, revisori dei conti, gli operatori non finanziari, i prestatori di servizi di gioco, come case da gioco, operatori gioco on line e su sede fissa e la pubblica amministrazione hanno l’obbligo di segnalare alla Uif ipotesi di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo sospetti. Una volta valutate le segnalazioni, queste vengono trasmesse al Nucleo speciale polizia valutaria della guardia di finanza e alla Direzione investigativa antimafia per i successivi accertamenti investigativi. Queste segnalazioni sono inoltre inviate anche all’autorità giudiziaria nel caso emergano notizie di reato oppure se richiesto dalla stessa autorità.