Firenze, 16 marzo 2023 - In questi due anni di inflazione record, i depositi delle famiglie toscane subiranno una ‘sforbiciata’ da 10,3 milioni di euro. E' quanto emerge dalla stima dell'ufficio studi Cgia di Mestre, che ha ipotizzato che i 72,6 miliardi di euro presenti nei conti correnti bancari dei toscani al 31 dicembre 2021 non abbiano registrato alcuna variazione nel biennio 2022-2023 e che l'inflazione, in questi due anni, crescerà di quasi il 15% (+8,1 l’anno scorso e +6,1 quest’anno). In questo modo Cgia ha calcolato la perdita di potere d’acquisto dei risparmi dei toscani, pari appunto a 10,3 miliardi di euro, 6.311 a famiglia. La nostra regione si piazza nona nella classifica italiana relativamente alla perdita del potere d’acquisto. Primo il Trentino Alto Adige, con una riduzione di 9.471 euro nel biennio, seguito da Lombardia, con 7.533 euro, e Emilia Romagna, con 7.261.
Le perdite causate dall'inflazione provincia per provincia
Firenze, al 24 esimo posto nella classifica italiana, è la provincia dove i suoi residenti hanno perso di più in Toscana a causa dell'inflazione: 3.144,6 milioni di euro, pari a 7.001 euro a famiglia. Segue Siena, al 26 esimo posto, con una perdita di 827,3 milioni di euro, ovvero di 6.957 euro a famiglia. Arezzo è al 37esimo posto nella classifica generale e terza in Toscana per perdita di potere d'acquisto nel biennio 2022-2023, con 963,9 milioni di euro in totale, 6.597 a famiglia. Al 39esimo posto Lucca, che segue con 1.100,7 milioni di euro persi in totale e 6.561 a famiglia. Prato è al 44 esimo posto: 657,5 milioni di euro persi complessivamente, 6.374 a famiglia. Seguono Pistoia, al 50esimo posto (783,7 milioni di euro in totale, 6.259 a nucleo familiare, Pisa, al 53esimo (1.130,5 milioni di euro complessivi, 6.148 euro a famiglia), Grosseto, al 74esimo (554,9 milioni, pari a 5.380 a famiglia). Al 77esimo posto c'è Livorno, con 803,4 milioni di euro e 5.220 euro a famiglia. Chiude, ultima in Toscana per perdita di acquisto nel biennio 2022-2023, la provincia di Massa Carrara, al 99esimo posto della classifica generale, con 376,3 milioni di euro bruciati dall'inflazione, pari a 4.298 euro a famiglia.