Firenze, 13 gennaio 2025 – Tante le segnalazioni che arrivano alle associazioni dei consumatori della Toscana rispetto a telefonate ricevute sui propri cellulari effettuate da persone che si spacciano per dipendenti di “enti regionali” o “consorzi luce e gas della Regione Toscana”.
E’ quanto si legge sul sito Info Consumo della Regione, dove sono raccolti i numeri dai quali arrivano le chiamate.
Dall’inizio del 2025 e fino al 7 gennaio scorso sono due i numeri segnalati dai cittadini:
346-5095540. L’operatore si spaccia per un ente di gestione dei contatori in Toscana offrendo un bonus;
349-1113073. L’operatrice si qualifica come appartenente ad un’associazione di consumatori che, su mandato del Comune di Pisa, doveva attivare una pratica per agganciare l’utenza dell’energia della cittadina contattata ad un punto più vicino all’abitazione. Interviene un’altra operatrice che si qualifica come appartenente al controllo qualità della Regione Toscana sostenendo che se non si accetta di avviare la pratica le bollette saranno molto più care.
Sul sito Info Consumo sono consultabili anche i numeri raccolti nell’anno 2023 e 2024. In linea generale, la truffa consiste nel fatto che chi chiama si spaccia come incaricato dalla Regione e offrendo ai cittadini dei bonus sulle utenze di luce e gas, a volte in tono moderato, altre volte addirittura minacciando conseguenze in caso di mancata adesione alle false offerte.
La Regione, insieme alle associazioni dei consumatori iscritte all’elenco regionale, hanno stilato un vademecum con le regole di comportamento da utilizzare quando si viene contattati sul proprio numero di cellulare o sul telefono di casa con proposte per cambiare il contratto di fornitura del gas o dell’energia elettrica.
- Non dire mai la parola “sì” durante la telefonata. I contratti possono essere chiusi anche per telefono e operatori e aziende truffaldine possono smontare e rimontare le telefonate, che vengono registrate, per costruire il consenso del cliente.
- Chiedere sempre nome e cognome di chi chiama, il nome dell’azienda o della società per conto della quale è effettuata la telefonata e l’indirizzo. Chiedere anche un numero di telefono che si può richiamare per parlare nuovamente con l’azienda o la società, e ancora meglio con lo stesso operatore che chiama, per ottenere maggiori informazioni sull’offerta che intende proporre. Se l’azienda è seria e opera legittimamente sul mercato l’operatore non avrà problemi a dare queste informazioni che sarà possibile subito verificare. Altrimenti molto probabilmente riaggancerà il telefono.
- Chi è in possesso di smartphone può utilizzare i filtri antispam che in genere riconoscono i numeri già segnalati su internet come numeri molesti (è sufficiente digitare il numero di cellulare su un motore di ricerca per scoprire se altri cittadini lo hanno segnalato) e bloccano in automatico le chiamate provenienti da quei numeri.
- Nei casi in cui l’operatore si spacci per dipendente della Regione Toscana, di “enti regionali” o di “consorzi luce e gas della Regione Toscana” segnalare la chiamata all’Urp regionale o agli uffici della regione.
- Se si pensa di essere caduti in trappola o se arrivano nuovi contratti o documenti che non si riconosce di aver siglato, è consigliabile rivolgersi ad uno dei punti di assistenza al cittadino gestiti dalle associazioni di tutela dei consumatori e presenti in su tutto il territorio regionale. Tutte le associazioni iscritte all’elenco regionale sono particolarmente esperte in materia in quanto la maggioranza delle pratiche che si trovano a gestire quotidianamente riguardano truffe telefoniche in materia di utenze di luce e gas.