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Turismo, ancora rincari: il prezzo di una camera a Firenze sale del 53 per cento

Il capoluogo toscano primo in Italia per aumenti delle strutture ricettive. Ma salgono anche i prezzi di voli, treni, cene al ristorante e gelati

Firenze, 24 giugno 2023 – Volano i prezzi delle strutture ricettive, che a Firenze salgono del 53 per cento. A rilevarlo è il Codacons. A livello nazionale l’incremento medio si arresta al 13,6 per cento e infatti sono forti le differenza sui territori. Prima in Italia per rincari di hotel, b&b e alloggi turistici in genere è proprio il capoluogo toscano. Al secondo posto Palermo (+35,9%) e al terzo Milano (+27,7%). Firenze supera ampiamente, in quanto a rincari, le altre due importanti città d’arte italiane: Venezia, dove l’incremento è del 25 per cento, e Roma, dove i prezzi delle strutture ricettive sfiorano il +21 per cento rispetto ad un anno fa.

Trasporti e ristoranti sempre più cari

Codacons registra aumenti anche in altri settori legati al turismo. Per esempio i trasporti. Un biglietto aereo per un volo nazionale costa oggi il 43,9 per cento in più rispetto allo scorso anno, +42,6 per cento se si sceglie una destinazione europea, +36,8 per cento una meta internazionale. Il trasporto ferroviario rincara del 3,8 per cento mentre benzina e gasolio hanno ripreso la corsa al rialzo. Sul fronte dei pacchetti vacanza, il rincaro medio è del +19,2 per cento, ma si spende di più anche per mangiare in bar e ristoranti, con il comparto della ristorazione che ha applicato aumenti medi del +6,7 per cento. Rincari anche per i beni alimentari tipici del periodo estivo: i prezzi dei gelati salgono del 21,8 per cento per cento, gli aperitivi alcolici del +10 per cento, la birra del +13,9 per cento, mentre per una bevanda gassata si spende in media il 20,7 per cento in più rispetto allo scorso anno, +16,7 per cento i succhi di frutta. Una cena in casa a base di pesce costa mediamente l'8,2 per cento in più, con punte del +15,6 per cento se si ricorre al pesce surgelato. Non si salva dai rincari nemmeno l'insalata, i cui prezzi salgono del 10,9 per cento, e se si vogliono aggiungere i pomodori, la spesa rispetto allo scorso anno aumenta del 18,2 per cento.