Italia maglia nera gender gap, GammaDonna punta su innovatrici

Scelte le 60 imprenditrici che concorrono al Premio 2024

Italia maglia nera gender gap, GammaDonna punta su innovatrici

Italia maglia nera gender gap, GammaDonna punta su innovatrici

L'Italia è maglia nera del gender gap: terz'ultima in Europa, davanti solo a Ungheria e Repubblica Ceca, ha perso 24 posizioni dal 2022 (nove solo dal 2023) secondo il Global Gender Gap Report 2024 , il ranking del World Economic Forum che analizza lo stato del divario di genere in 146 economie del mondo. Lo ricorda GammaDonna che in questo scenario porta avanti il suo sostegno dell'imprenditoria femminile che innova. La storica associazione che da vent'anni lavora per ridurre il gender gap in campo socio economico presenta le 60 imprenditrici più innovative che concorrono al Premio GammaDonna 2024. Tra queste saranno selezionate le 6 finaliste protagoniste il 4 novembre alla Nuvola Lavazza di Torino, con il patrocinio di Women7, gruppo del G7 per le sfide legate alla parità di genere. C'è chi utilizza la blockchain per governare la transizione digitale nelle aziende, chi punta sull'Ia industriale per ridurre gli sprechi nella produzione con l'obiettivo di consentire decisioni intelligenti in tempi rapidi, o chi ancora utilizza le dinamiche del gaming per potenziare le competenze dei talenti. Molte sono impegnate nel tessile e nella lotta al fast fashion. Ricercatrici e imprenditrici che hanno sperimentato le difficoltà del modello economico attuale e hanno creato soluzioni per superarle: dai servizi contro le fragilità al self coaching per genitori che lavorano, fino all'organizzazione dei caregiver "per rendere le famiglie più autonome e felici". Una crescita costante anche nei settori Stem medicale e biotech: dalla biorobotica contro i tumori ai detergenti a basso impatto ambientale. "In un contesto di troppe ombre, GammaDonna è un baluardo contro l'arretramento nella lotta al gender gap. Non ci basta continuare a promuovere lo spirito imprenditoriale e innovativo delle donne: puntiamo sull'imprenditoria del futuro, quella che valuta l'impatto delle proprie azioni e adotta un approccio al progresso di tipo rigenerativo, mirando a ripristinare e migliorare la salute degli ecosistemi, e non solo a soddisfare i bisogni umani" commenta la presidente Valentina Parenti.