
Studenti universitari
Firenze, 8 novembre 2023 – E' cara la vita per lo studente universitario fuori sede e non è una novità. Ma a confermarlo ora è anche il rapporto 'Universitari al verde', presentato in sala stampa della Camera dei Deputati da Udu e Federconsumatori, che fotografa la situazione anche in Italia centrale e in Toscana, dove studiare è diventato un lusso. Secondo infatti le stime dell'associazione dei consumatori e del sindacato studentesco Unione degli universitari, tra tasse universitarie, alloggio, pasti, trasporti, materiale didattico e digitale, cultura, attività sociali e ricreative e sport, salute e benessere, in Toscana si arrivano a spendere quasi 17.500 euro l'anno, una media leggermente superiore a quella nazionale, che si ferma a 17.434 euro. Significa che ogni studente che studia a Firenze o a Pisa o a Siena, ma che arriva da fuori regione e quindi ha bisogno di una camera dove dormire, spende mediamente 1.446 euro al mese. Se invece fa il pendolare e si sposta in treno, la spesa annua sfiora i 10.300 euro, quasi 870 euro al mese. Non spende poco nemmeno chi risiede nella stessa città universitaria: 9.379 euro, pari a 789 euro al mese. Ovviamente per lo studente fuori sede a incidere di più sono alloggio (408 euro al mese) e pasti (431 euro), seguiti da salute e benessere (192 euro al mese). Il pendolare spende invece di più per i pasti, mediamente 276 euro mensili, seguiti dal capitolo salute e benessere (192 euro mensili) e dalle attività culturali, ricreative, sociali e sportive, per le quali sborsa 148 euro al mese. A questo poi si vanno ad aggiungere 47 euro al mese per i trasporti.
Le tasse: Pisa e Firenze tra le meno care
Dal rapporto emerge che tra gli atenei meno cari d'Italia per le tasse se si ha Isee sui 30mila euro c'è anche Pisa, insieme a Salerno, Milano, Pavia, Politecnico di Torino e Università di Torino. Sulla fascia 50mila euro Isee spicca invece tra le più economiche Firenze, insieme alle università di Torino, La Sapienza, Milano e Parma. Nell’Italia centrale, in media paga 156 euro chi ha un Isee fino a 20mila euro, si sale a 688 a 30mila di Isee, 1.462 euro da 50mila, 2.728 euro a partire dai 60mila euro Secondo i dati Ustat più recenti, relativi al 2022, la tassa media pagata dagli studenti iscritti ad una delle università del centro Italia è 882 euro, contro i 1.254 euro al nord, i 652 euro al sud e i 930 euro della media nazionale.
Caro affitto: a Firenze 460 euro al mese per una camera
Quanto spende uno studente fuori sede di affitto se frequenta un'università toscana o umbra? Mediamente 408 euro al mese, di cui 328 euro per una camera singola e 85 euro al mese di spese per gas, luce e condominio. Firenze risulta però una delle città più care, con una spesa di 370 euro per la camera e circa 90 euro di spese tra bollette e condominio, per un totale di 460 euro. Lo studente fuori sede, fanno notare Federconsumatori e Udu, non avendo la residenza, pagherà bollette della luce e del gas relative ad un’utenza domestica non residente, il che comporterà il pagamento di una bolletta più alta di circa il 25% rispetto a quella prevista per le utenze residenti. Inoltre, uno dei problemi maggiori degli appartamenti affittati studenti fuori sede è lo scarso efficientamento energetico e isolamento termico, il che costringe ad un uso cospicuo del riscaldamento: infatti, circa uno studente su quattro lamenta proprio un livello inadeguato di isolamento energetico, con un effetto diretto su bollette e qualità della vita.
Caro mensa, in Toscana e Umbria le tariffe più alte
Nel centro Italia, in particolare in Toscana e in Umbria, i costi delle mense tendono ad essere più elevati. Al centro si va da un minimo di 3,75 euro ad un massimo di 6,85 euro a pasto secondo fascia Isee e chi non ha agevolazioni paga il prezzo pieno di 7,43 euro. Sono tariffe che risultano più alte non solo di quelle del sud, ma anche del nord, dove si va da 3,82 euro a 5,41 euro a pasto e un prezzo pieno di 6,32 euro. A queste tariffe, il costo pieno annuale per la mensa universitaria per uno studente fuori sede che studia in una facoltà del centro Italia e che fa 601 pasti, spende quasi 4.500 euro l'anno, contro i 3.798 del nord e i circa 3.300 del sud. Chi invece fa il pendolare o è in sede, il costo da sostenere, calcolato su 236 pasti, è di 1.753 euro, contro 1.492 euro al nord e 1293 al sud. In alcuni casi, perciò, fare la spesa al supermercato anziché mangiare alla mensa universitaria risulta più economico.
Trasporti: In Umbria sui treni agevolazioni specifiche per chi studia o è giovane
In Toscana, dove l'abbonamento per il treno si differenzia sulla soglia dei 30mila euro di Isee, si spendono in un anno dai 418 ai 511 euro entro i 20 chilometri, con punte fino a 1.200 euro entro i 100 chilometri. Per quanto riguarda l'abbonamento extraurbano ferroviario, solo sei regioni su 12 hanno previsto agevolazioni specifiche per chi studia o è giovane: tra queste l'Umbria, dove quindi l'abbonamento costa meno. Per spostarsi con l'autobus, invece, la spesa media nel centro Italia è di 10,84 euro al mese, pari a 125,83 euro l'anno, sotto la media nazionale che si avvicina ai 131 euro annui.
Materiale didattico: spesa di 1.600 euro l'anno
Sempre secondo il rapporto Federconsumatori-Udu, la spesa annua stimata per il materiale didattico è di 1.600 euro l'anno, ovvero 133 euro il mese. Il costo annuo dei libri di testo varia secondo la facoltà: 1.930 euro per medicina, 289 euro per matematica, 431 euro a lettere, 411 giurisprudenza, 829 euro biologia. A questa spesa va sommata quella per il materiale informatico, circa 650 euro l'anno, tra tablet, portatile, tariffa telefonica con collegamento internet.
Cultura, attività sociale e ricreative, sport: “servono convenzioni”
Convenzioni tra istituzioni e università, in modo da consentire agli studenti di accedere gratuitamente agli eventi culturali, mostre e cinema, andando oltre il semplice collegamento al percorso didattico. E' la proposta che arriva da Udu e Federconsumatori, alla luce delle stime della spesa per la cultura da parte degli universitari: nel centro Italia ammontano a 914 euro euro l’anno. Costoso anche lo sport, indispensabile per il benessere fisico e mentale dei giovani e per socializzare: oltre ad una media di 749 euro per l'abbonamento annuale, ci sono da contare i 35 euro di certificato medico e i quasi 80 euro per l'iscrizione, per una spesa annua di circa 864 euro.
Visite mediche, gli studenti fuori sese spendono 524 euro l'anno
Un altro intervento che potrebbe alleggerire la spesa per gli studenti universitari fuori sede è l'azzeramento del costo del servizio di continuità assistenziale e guardia medica, che si aggira infatti su una media di 20-25 euro, con picchi fino a 35 euro, secondo che la prestazione sia una visita ambulatoriale o domiciliare. Chi frequenta un'università del centro, spende quasi 524 euro l’anno per visite mediche. Una spesa che si aggrava se si ha bisogno di un trattamento psicologico o psicoterapeutico, per il quale, stimando una media di 59 euro a seduta, si può arrivare a spendere oltre 1.700 euro l'anno.