AGNESE PINI
Editoriale

Regaliamoci un'opportunità

La giornata della donna

La direttrice de La Nazione, Agnese Pini

Firenze, 8 marzo 2022 -  Non regaliamoci mimose, non regaliamoci auguri, non regaliamoci parole. Né sorrisi, né strette di mano. Quest’anno l’8 marzo deve essere un giorno di azione e di consapevolezza. Perché il mondo è già cambiato, dopo due anni di pandemia e con una guerra che sta mettendo in ginocchio l’Ucraina e l’Europa. E la questione femminile non può permettersi, ancora una volta, né ritardi né sacrifici sull’altare di altre emergenze. Perché l’urgenza è qui, è oggi, è ora. Riguarda noi stesse, le nostre madri, le nostre sorelle, le nostre figlie, le nostre compagne a scuola, le colleghe in ufficio o in fabbrica. Non riguarda solo i “soffitti di cristallo”, non riguarda solo l’eccellenza, non riguarda solo il merito o i consigli di amministrazione, o i vertici aziendali.

Riguarda ancora la base: e la base vuole dire, in Italia, donne che semplicemente non hanno gli stessi diritti del resto del genere umano. Non è retorica, è pura verità, e ce lo ricordano i numeri: in Italia, dati Istat, solo il 49% delle donne aveva un lavoro nel 2020, nel 2021 la percentuale è cresciuta al 50,5%. La media europea è al 62,7%. Ora: l’Italia non è un Paese in via di sviluppo. È una delle nazioni più industrializzate al mondo, siede al tavolo del G7, è la seconda manifattura europea. Eppure è penultima, nel vecchio continente, per occupazione femminile.

Possiamo davvero dire, con questa semplice presa d’atto di qualcosa che sta esattamente sotto i nostri occhi, che non esiste un problema di parità? Il lavoro è il primo gradino che consente autonomia e indipendenza. In una parola: libertà. Il movimento delle donne e degli uomini oggi deve dunque ripartire da qui, con tenacia e costanza e passione. Non regaliamoci mimose, né auguri, né sorrisi. Regaliamoci la voglia di indignarci, senza finte ipocrisie, senza frasette di circostanza. Non abbiamo bisogno di sentirci dire che siamo brave, non abbiamo bisogno di candidature di bandiera, di santini, di simboli. Abbiamo bisogno di lavoro, e di opportunità. Non regaliamoci mimose, quest’anno. Regaliamoci la voglia di cambiare le cose.