CRISTINA PRIVITERA
Editoriale

Interessi forti e in contrasto. Evitiamo il caos

Turisti per le strade di Firenze in una foto di repertorio

Turisti per le strade di Firenze in una foto di repertorio

Firenze, 23 febbraio 2025 – Il giro di affari in Italia vale 11 miliardi solo per le prenotazioni, i ricavi un miliardo e mezzo: un enorme albergo diffuso quello degli airbnb con oltre 700mila appartamenti. Firenze e la Toscana in cima a ogni classifica: per numero di annunci ma anche per rendita annuale da singolo appartamento. E per problemi di overtourism.

Un inarrestabile fenomeno redditizio che richiede una chiara regolamentazione se non si vuole il caos. I nodi sono molti: far emergere il sommerso; limitare la diffusione degli airbnb per contenere i costi degli affitti normali schizzati alle stelle e combattere lo spopolamento delle città; risolvere il problema sicurezza identificando di persona chi si accoglie nelle case, ovvero eliminare le keybox, strumento che bypassa la necessità di dover incontrare l’ospite.

Una sommatoria di problemi da risolvere o da tenere sotto controllo che ha prodotto a caduta una proporzionale produzione di regole da Roma in giù: la legge sul codice identificativo anti evasione (Cin); la circolare del Viminale sull’obbligo di identificazione obbligatoria degli ospiti; le delibere comunali come quella di Firenze che le keybox le abolisce del tutto, anche per motivi di estetica. Palazzo Vecchio puntava a una legge speciale per una maggiore tutela come concesso a Venezia, ma non l’ha ottenuta e si è dovuta attrezzare in proprio.

La Regione Toscana ha approvato la sua stretta, anche se ammorbidita da varie limature, con la possibilità per i Comuni di decidere in autonomia se e in quali zone applicare criteri e limiti. Ma sulla norma pende la spada di Damocle della possibile impugnazione davanti alla Consulta da parte del Governo: sul turismo, è la contestazione, legifera il Parlamento, non la Regione. Dinamiche già viste: quando gli interessi in ballo sono forti e contrapposti politicamente si moltiplicano i conflitti di competenza. E il nodo di far funzionare le regole resta da sciogliere.