Cristina Privitera
Editoriale
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Andiamo oltre al consenso

Cristina Privitera

Cristina Privitera

Firenze, 22 dicembre 2024 – Su una cosa almeno si può essere tutti d’accordo in tema di regole più o meno stringenti da introdurre per irregimentare gli affitti brevi: la questione costituisce un problema che richiede soluzioni per città al top in Italia per numero di annunci come Firenze, ma anche per le sorelle minori da Pisa a Lucca fino a Siena. Difficile che qualcuno riesca a negarlo, anche tra chi – ad esempio in consiglio regionale – era pronto a fare le barricate. Lo dimostrano gli ondeggiamenti nelle posizioni andati in scena e i relativi dietrofront. Certo, è la prassi nelle sedute fiume per il voto del bilancio. Ma stavolta si tratta di un nodo gordiano, perché il tema da sciogliere è di quelli super complessi. Gli interessi contrapposti sono noti e molteplici, al pari del consenso da guadagnare o da rischiare di perdere. Peserà di più quello dei proprietari di case messe a reddito in questa fetta di mercato, quello degli imprenditori del sistema alberghiero oppure di chi vive in condomini conquistati dagli Airbnb e di chi cerca una casa (ma anche una stanza) in affitto a prezzi non stellari e non la trova? Fin qui la visione miope del breve termine. In ballo in realtà c’è ben altro. Ed è che cosa vogliamo farne delle nostre bellissime e fragilissime città dai centri storici famosi nel mondo, di come vogliamo che siano tra due, cinque, dieci anni. E’ una questione ideologica di chi difende gli interessi di questo o di quello? Il centrosinistra con chi cerca casa e non la trova, il centrodestra con i proprietari di casa da mettere a rendita? A spiazzare un po’ tutti quelli che si accapigliavano in consiglio regionale ci hanno pensato – a sorpresa pare – proprio i sindaci di centrodestra, tutti concordi su un punto: le regole? Perché no. Basta che ci permettiate di declinarle sulle necessità delle singole realtà, la loro reazione riportata anche nelle nostre pagine. E così, un ritocco qua, un ritocco là faticosamente concordato, le norme quadro sono state varate, con i distinguo di rito.