CRISTINA PRIVITERA
Editoriale
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Soluzioni al meteo estremo, guardiamo all'estero: si va verso le città-spugna

I gravi danni del maltempo nel Pisano

I gravi danni del maltempo nel Pisano

Firenze, 27 ottobre 2024 – Il clima è cambiato. Anche i più scettici avranno difficoltà a sostenere il contrario di fronte a quattro allerte in 40 giorni, eventi estremi con bombe d’acqua e temporali rigeneranti causa di vittime e danni dalla costa fino a Siena. Non riusciamo più a difenderci da eventi eccezionali e affrontiamo un’emergenza che è ormai normalità. E se cambiano le condizioni è un imperativo agire e con tempestività, investendo in opere che meglio possano tutelare i nostri territori in un quadro profondamente mutato.

Giulio Betti, climatologo del Cnr (vedi link in alto), sottolinea la necessità di adattare le infrastrutture al nuovo clima. E dice che se “pulire i fiumi nella maniera corretta è importante, può non bastare di fronte a piogge eccezionali”; inoltre, “se adattare il territorio al cambiamento climatico costa, ogni euro investito in prevenzione è un euro risparmiato su danni futuri”. Serve un cambio di prospettiva e, perché no, guardare alle soluzioni trovate altrove. In Cina puntano alle città-spugna anti allagamenti: con l’uso di materiali speciali, la presenza di zone verdi e particolari strutture architettoniche, è possibile drenare la pioggia nel terreno e indirizzarla in falde acquifere o in bacini artificiali di raccolta. La soluzione passa dall’innovazione.