Sandro Rogari
Editoriale
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Dal vivo non si bara

Ci sono molti motivi per considerare decisivo il confronto fra i/le candidati/le sindaco organizzato da La Nazione questa sera (ore 21) al Palacongressi di Firenze. Prima di tutto perché è interattivo: i cittadini hanno voce e interloquiscono sui temi caldi di loro interesse. Poi perché stare a contatto diretto con il/la candidato/a attiva criteri di valutazione, anche inconsapevoli e profondi, da parte degli elettori. Conta molto il messaggio fondato sul binomio empatia/affidabilità. Tutto deve scivolare spontaneo, chiaro, diretto. In questo tipo di confronto, vincono i candidati e le candidate più dotate sotto questo profilo. Ma io aggiungerei un ulteriore motivo di ponderazione del peso dell’evento. Avviene in campo neutro, promosso da una testata, che per definizione e tradizione, è il giornale della città. Nessuno dei candidati parte avvantaggiato, ma ciascuno deve sapere che i cittadini presenti avranno in larga misura la mente libera. Saranno lì per valutare la persona del sindaco. Gli orpelli dei partiti e delle liste di bandiera contano poco. Un candidato antipatico o scontroso, o magari impreparato o fumoso, ha perso in partenza: non c’è partito che tenga. La Nazione, sotto la regia della direttrice Agnese Pini, li mette in fila. Il messaggio è forte e chiaro: a ciascuno dei dieci contendenti si dice di esprimersi, di auto presentarsi e di illustrare il proprio programma in libertà. Tutti alla pari. Magari si potrà dire che dieci sono tanti: quattro donne e sei uomini. Ma che volete farci? Tanti sono. Prendiamolo come sintomo della effervescenza e della vitalità della nostra città e nessuno ha il diritto di operare esclusioni a priori. Per una volta mettiamo da parte i sondaggi, che poi, fra l’altro, non dovrebbero più circolare. Andiamo a vedere le persone, tutte, e valutiamo liberamente chi ci dà fiducia e chi no. Poi, dopo questa serata con tutti in pista, sarà l’ora delle riflessioni. Fino al 6 giugno saremo subissati dagli appelli e dalle mirabolanti prospettive offerte dal/dalla candidato/a di turno. Ma quanto emerge da questa serata ce lo porteremo dietro. Col faccia a faccia e guardandosi negli occhi non si bara.