LUIGI CAROPPO
Editoriale
Editoriale

Elezioni, diciamo no alla finta vittoria degli astenuti

Si avvicina l'appuntamento elettorale dell'8 e 9 giugno

Si avvicina l'appuntamento elettorale dell'8 e 9 giugno

Firenze, 2 giugno 2024 – Diciamo no al dilagare dell’astensionismo. La partecipazione dei cittadini alla vita politica è in calo ormai da anni. I numeri non lasciano spazio ad interpretazioni: alle Politiche del 2022 ha votato il 64% contro l’80,5% del 2008. Alle Europee del 2019 è andato alle urne il 55%, rispetto al 79% del 2004. Nei grandi comuni metropolitani alle Amministrative si è passati dal 77% del 2001 al 47% del 2021.

Il partito più grande? Quello dell’astensionismo. Solo un elettore su quattro alle elezioni europee sa chi votare, il resto non lo sa. Si ipotizza che il 50 per cento non si recherà alle urne. “La disaffezione dei cittadini verso la politica è maturata e si è legata a quel sentimento di antipolitica che si è nutrito delle difficoltà delle persone e a queste disuguaglianze crescenti che ci sono e a questa incapacità della politica di portare istanze delle persone dentro ai palazzi” ha detto l’altro giorno il presidente nazionale delle Associazioni cristiane lavoratori italiani, Emiliano Manfredonia. Vero, tanti sono i motivi: crisi di valori (il diritto di voto per tutti fu conquista ed è base fondamentale della democrazia) e rabbia crescente specialmente nelle classi sociali più fragili; partiti che abdicano al loro ruolo di filtro tra la base e il Palazzo della politica; ignoranza dilagante. Non dobbiamo rassegnarci e bisogna alimentare la partecipazione.

Ognuno può fare la propria parte: in famiglia, tra gli amici, suonando il campanello al vicino di casa. La Nazione, organizzando giovedì scorso il confronto tra i candidati a sindaco per Palazzo Vecchio, ha alimentato confronto e condivisione: la possibilità di farsi un’opinione, di poter scegliere. Oltre mille persone presenti al Palacongressi, punte di 20mila contatti on line per seguire l’iniziativa, la copertura giornalistica sul web e sulla carta stampata. Oltre a Firenze, La Nazione ha organizzato eventi simili in tanti altri comuni dove tra una settimana si vota. Qualcosa, insomma, si può fare: lanciare un messaggio per la partecipazione aumentando la conoscenza nel modo più diretto possibile di programmi e obiettivi. Perché tutti siamo protagonisti di una comunità, più o meno grande. Anche votando.