ALESSANDRO ANTICO
Editoriale
Editoriale

Non abbiamo imparato proprio nulla

La conta dei danni nella laguna di Orbetello. La situazione resta grave

La conta dei danni nella laguna di Orbetello. La situazione resta grave

Tu chiamale, se vuoi, rimozioni. Rimozioni dei cattivi pensieri, o meglio delle cose che evidentemente non ci piace proprio affrontare. Triste dirlo, ma chiudiamo la stalla quando i buoi sono già scappati, o i pesci sono morti (più si addice al tema). Torniamo a parlare di mare eccessivamente caldo, con temperature che sono fuori norma rispetto alle nostre latitudini. E torniamo, di conseguenza, a parlare di creature tropicali che finiscono con il trovare qui un habitat compatibile con quello di origine e provenienza, al pari di altre che invece, pur arrivando anch’esse da altri mari, finiscono con il soccombere perché paradossalmente l’anomalia è tale perfino per loro e dunque Madre Natura butta all’aria le carte e prova, come può, a rimettere le cose a posto. In realtà chi sconvolge e devasta tutto non sono i granchi blu e neppure le ostriche perlifere del Mar Rosso che ora han fatto la loro comparsa nelle acque spezzine, ma soprattutto l’essere umano. E’ l’uomo la bestia peggiore che c’è. La peggiore perché è intelligente (sic!), dunque sa fare del male scientemente. Ci ragiona proprio, sul come farlo. Ci studia, ci spende.

Vi sono state ère in cui il clima è uscito dai canoni solitamente conosciuti: è tutto documentato. Ma non è il caso nostro, nel senso che non è il caso dell’oggi. Non lo è perché dei ghiacciai che si stanno sciogliendo lo andiamo scrivendo in tutto il mondo ormai da decenni. Non lo è perché le morìe di pesci nella laguna di Orbetello non sono un tormentone dell’estate del 2024, visto che già nel 2015 toccammo con mano il disastro. Però si continua a non fare abbastanza per inquinare meno, per rinunciare a un po’ dei nostri motori, per non far decollare le “energie alternative“. L’approvazione del testo in commissione ambiente della Camera dei deputati che prevede l’istituzione del parco ambientale per lo sviluppo sostenibile della laguna è un primo passo avanti. Meglio tardi (molto tardi) che mai.