CRISTINA PRIVITERA
Editoriale
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Sanità pubblica, passa da qui il futuro della Toscana

Una dottoressa in ospedale (Foto archivio Ansa)

Una dottoressa in ospedale (Foto archivio Ansa)

Firenze, 18 agosto 2024 – Si gioca sulla sanità pubblica gran parte del futuro della Toscana. Un tema sensibile che tocca la salute di tutti perché per prima cosa deve garantire l’accesso universale e paritario alle cure. Ma anche un tema che promette di infiammare la prossima campagna elettorale per le regionali. Da tanti anni ormai i nostri pronto soccorso scoppiano, le liste d’attesa per accedere a esami, visite e interventi vengono abbattute con difficoltà. Nei prossimi mesi la rivoluzione voluta dalla Regione partirà da una nuova organizzazione della ex guardia medica. Verranno ridotti i turni notturni per spostare i medici nei servizi che dovrebbero concentrare gli interventi per i casi meno gravi alleggerendo i pronto soccorso: Punti di intervento rapido, case di comunità e nuovo numero verde unico 116117 per chiedere assistenza, prestazioni o consigli sanitari non urgenti. L’obiettivo è duplice: razionalizzare i costi dei servizi e offrire assistenza ai casi meno gravi alleggerendo i pronto soccorso. Ma la coperta, in soldoni, resta corta.

Il punto vero per la Regione sarà reperire ulteriori risorse, prima di tutto per abbattere le liste di attesa, pena la fuga di chi può permetterselo verso il privato, come già sta succedendo. Ma come fare per drenarle queste risorse? Sarà motivo di battaglia non solo fra centrosinistra e centrodestra ma anche all’interno della stessa coalizione allargata guidata dai Dem. La componente schleiniana pressa il governatore Giani, ci vogliono interventi decisi a tutela della sanità pubblica, soprattutto serve un piano straordinario di abbattimento delle liste d’attesa. I soldi? C’è chi vorrebbe che fossero recuperati dall’incasso dell’aumento dell’Irpef. Giani intanto ha cercato di giocare d’anticipo, introducendo il ticket sanitario da far pagare ai turisti extraeuropei, gli americani prima di tutto, ipotizzando una quindicina di milioni di nuove entrate. A cosa vorrebbe destinarli? Proprio per sostenere questo piano straordinario.