Accorpamento ’Gonnelli’, lo scontro. La Città Metropolitana sotto accusa

Durissimi interventi contro l’ente a trazione Pd dal senatore dem Parrini e dal consigliere dem Sostegni

Accorpamento ’Gonnelli’, lo scontro. La Città Metropolitana sotto accusa

Il senatore dem Dario Parrini e il consigliere regionale dem Enrico Sostegni sono intervenuti sulla questione dell’accorpamento dell’istituto comprensivo ’Gonnelli’ di Montaione e Gambassi Terme

La questione dell’accorpamento dell’istituto comprensivo di Gambassi Terme e Montaione “Gonnelli“ infiamma da giorni il dibattito politico. Con una serie di accuse pubbliche tutte interne al Pd di cui si fatica a ricordare un precedente tanto plateale. A intervenire sulla già rovente diatriba che vede il Pd dell’Empolese Valdelsa opposto alla Città Metropolitana di Firenze (e ai suoi rappresentanti) è intervenuto anche il senatore dem Dario Parrini. Affidando il suo pensiero al suo profilo social, Parrini scrive: "Nella vicenda dell’autonomia del “Gonnelli“ il dato più evidente è che non esistono ragioni oggettive per cancellarla, determinando così la necessità di accorpare la sua dirigenza con quella di un altro istituto di sicuro lontano decine di chilometri. Non può giustificare tale scelta il numero di iscritti. Men che meno può giustificarla la nobile storia, che nessuno nega e tutti rispettiamo, del liceo Galileo di Firenze, che però i numeri non li ha, e che, in caso di accorpamento, dovrebbe probabilmente condividere la dirigenza con un istituto posto a non più di qualche isolato di distanza".

Fin qui tutto chiaro e, in qualche modo, già sentito anche in altre posizioni. Poi Parrini affonda il colpo. "È sempre un iniquo modo di decidere quello consistente nel colpire chi ha i requisiti per salvaguardare chi non li ha. Siamo di fronte a un metodo tale da richiedere la più ferma e rigorosa delle proteste. Spiccano poi altri due problemi politici generali da esaminare. Riguardano la Città Metropolitana e il suo consiglio, cui spetta la decisione finale su queste materie. Prima questione. Che identità vogliono dare alla Metrocittà i componenti del consiglio metropolitano? Vogliono che sia un passivo e subalterno organo attuatore dei desiderata del comune capoluogo anche quando ci sono altre e più fondate esigenze da tutelare, e che non tutelare significa compiere una forzatura creatrice di un pessimo precedente? Oppure vogliono che sia un organo indipendente e autorevole, in grado di governare con equilibrio e su un piede di pari dignità il rapporto tra le varie e diverse realtà territoriali che la costituiscono?". Il cuore del problema, Parrini lo rivela con la seconda domanda. "Come si prendono le decisioni in seno alla Metrocittà? In modo opaco e fuori dagli organismi, con annunci estemporanei fatti senza consultare le parti sociali e istituzionali che hanno voce in capitolo e il diritto di essere coinvolte? Oppure in modo ampiamente partecipato e trasparente, dando il giusto peso a tutte le opinioni qualificate e rappresentative? Immaginare la risposta più giusta a questi interrogativi è facile. In ballo, in questa storia, c’è molto di più del futuro di un istituto scolastico".

Sulla questione del “Gonnelli“, è intervenuto anche il consigliere regionale dem Enrico Sostegni: "Sacrificare il “Gonnelli“ per salvare il “Galileo“ è inaccettabile. In questa vicenda sono stati sbagliati i metodi e i modi. Primo: c’è un criterio che ha guidato gli accorpamenti in Toscana, avere più o meno di 600 alunni, e il “Gonnelli“ lo rispetta e il “Galileo“ no. Secondo: non si è tenuto conto che l’istituto Gonnelli è già stato accorpato anni fa. Se verrà disposto l’accorpamento del “Gonnelli“ con l’istituto del comune di Montespertoli, come ci ha annunciato la consigliera metropolitana Barbieri, avremo un solo dirigente per 300 km quadrati, tre volte il territorio di Firenze. Mentre per l’istituto fiorentino si tratterebbe di uno spostamento di qualche isolato. Terzo, ma più importante – conclude Sostegni – c’è una questione istituzionale grande come una casa: a cosa serve il Consiglio della Città Metropolitana, visto che le decisioni sono prese prima che il Consiglio ne discuta e le deliberi? Spero che su questo punto siano i consiglieri stessi di maggioranza e di opposizione a dare una risposta adeguata". Che la “questione Gonnelli“ abbia poco a che fare con l’accorpamento dell’istituto comprensivo valdelsano? Il tempo, forse, lo chiarirà.

Fran.Ca.