All’età di 27 anni perse una mano nella pressa e trasformò quell’incidente in una missione di vita: proteggere i lavoratori, quelli di oggi e quelli di domani. Tanto da diventare un riferimento sul territorio fiorentino per l’Anmil, l’associazione nazionale fra mutilati e invalidi del lavoro. E così da tantissimi anni girava per le scuole di Fucecchio, la sua città, raccontando ciò che gli era successo quando era un lavoratore in conceria e ciò che non dovrebbe più accadere.
Se ne è andato ieri, all’età di 84 anni, Evaretto Niccolai, una vita spesa nell’impegno civico e politico, con energia e voglia di costruire un futuro migliore per la comunità. Se n’è andato dopo una malattia che non gli aveva tolto la voglia di organizzare iniziative di sensibilizzazione, tanto che anche lo scorso ottobre aveva incontrato gli studenti fucecchiesi ed era salito sul palco del teatro Pacini per l’appuntamento dedicato alle scuole e alla sicurezza sul lavoro. Evaretto se n’è andato in un giorno di lutto per la Toscana e per il mondo del lavoro dopo la grave tragedia di Calenzano, un evento che per lui sarebbe stata un’altra ferita dolorosa da sopportare. Sono tantissimi i messaggi di cordoglio per ricordarlo. "È stato un uomo con una grandissima energia - lo ricorda la sindaca Emma Donnini – che ha saputo trascinare con sé associazioni, istituzioni, scuole. Chi lo ha conosciuto non può che averne apprezzato la grande vitalità che lo ha accompagnato fino all’ultimo giorno di vita. Era malato da tempo ma non ha mai smesso di impegnarsi. Quando gli chiedevamo come stava, ci rispondeva che non aveva tempo per pensare alla malattia, aveva troppe cose da fare. Evaretto è stato un esempio positivo che ricordiamo con grande affetto. La sua forza di volontà era proverbiale: la nostra città e l’Anmil, di cui è stato per anni presidente comunale e provinciale e consigliere nazionale, perdono un compagno di viaggio veramente unico". Molto toccante anche il ricordo del senatore Dario Parrini: "Gli volevo un gran bene. Voler bene a uno come lui era del resto la cosa più naturale e facile del mondo. Mi mancherà tanto. Perdo un amico, un uomo buono e pulito, instancabile nella battaglia che ha condotto fuori e dentro l’Anmil per educare al rafforzamento della sicurezza sul lavoro le nuove generazioni. Il suo impegno civile è stato esemplare, martellante e appassionato. Evaretto è stato decisivo per far nascere e crescere a Fucecchio iniziative di collaborazione tra istituzioni, scuola e associazionismo che hanno lasciato un segno indelebile e si sono affermate come un’eccellenza nazionale". Il governatore toscano Eugenio Giani ne ricorda anche l’impegno politico, prima con il Psi e poi con il Pd: "Si era impegnato a tutti i livelli, in politica, con l’associazionismo, nel volontariato, per difendere i diritti dei lavoratori e sensibilizzare sulla sicurezza sul lavoro. Sono molto vicino alla famiglia e agli amici di Niccolai, anche a loro posso dire che la Toscana farà tutto quanto in suo potere per fermare lo scempio delle morti sul lavoro".