Se n’è andata a soli 43 anni, dopo aver combattuto per circa un anno, con grande coraggio e circondata dall’amore delle tantissime persone che le vogliono bene, una dura battaglia che alla fine non le ha purtroppo lasciato scampo. Ma il suo ricordo non svanirà, perché già adesso un’intera comunità si è stretta attorno ai familiari per ricordarla e per manifestare loro cordoglio.
Simona Calonaci non c’è più: si è spenta nelle scorse ore. Per una scomparsa prematura e profondamente ingiusta che non è passata ’inosservata’, anche perché sia lei che la sua famiglia sono molto conosciute e stimate a Vinci e a Empoli, cui sono legate. Simona, che ha lavorato come operaia in alcune aziende alimentari dell’Empolese, era figlia di Ademaro Calonaci, per anni infermiere all’ospedale di Empoli (oggi in pensione, ndr) e di fatto coordinatore dell’ambulatorio in piazza San Rocco a Spicchio.
E chi ha conosciuto Simona la descrive come una persona positiva, educata e sensibile, che nemmeno negli ultimi mesi aveva perso la forza e la gioia di vivere. C’è poi chi ricorda come appena lo scorso mese avesse organizzato la festa di compleanno del fratello.
"Voglio porgere le condoglianze, anche a nome di Andrea Parri, Egidio Varrecchia e Alessandro Scipioni, alla famiglia Calonaci in questo momento di profondo dolore – ha dichiarato Manuela Mussetti, consigliera comunale di Fratelli d’Italia a Vinci e conoscente – nei giorni scorsi avevo incontrato Ilaria, la sorella di Simona. Un epilogo al quale nessuno sperava di dover assistere. Che riposi in pace".
La famiglia Calonaci ha inoltre fatto sapere di voler ringraziare il dottor Luca Masotti ed il personale del reparto in cui Simona è stata ricoverata "per l’umanità dimostrata nei suoi confronti". La cerimonia funebre si terrà alle 14 odierne alla camera mortuaria del cimitero di Sovigliana. E in tanti, con tutta probabilità, accompagneranno idealmente Simona in questo suo ultimo lungo viaggio. Con la loro presenza, partecipando alle esequie, o anche solo dedicandole nuovamente un pensiero per una vita stroncata troppo presto.