Un "viaggio del tempo" da attuare con una scansione: attraverso lo smartphone, dopo aver inquadrato il QR Code di sei postazioni disseminate lungo alcuni dei luoghi più caratteristici di Limite, è possibile vedere come quegli stessi posti apparissero settant’anni fa tramite filmati d’epoca. Si chiama "Archeotolken" ed è un progetto sperimentale (sarà attivo sino al 2 febbraio, intanto) varato nell’ambito delle attività ecomuseali dal Museo Remiero con il patrocinio del Comune di Capraia e Limite. Come funziona? Su alcuni pali della segnaletica verticale in determinati punti di Limite (uno fra piazza Leo Negro e via Buozzi, uno in via Dante Alighieri, uno in Piazza Vittorio Veneto, uno in Piazza Maestri d’Ascia, uno dei pressi di via Picchiotti ed un altro in viale Matteotti) sono stati posti sei adesivi contenenti un codice da scansionare. E grazie al patrimonio presente nell’Archivio Audiovisivo "Leo Negro", scannerizzando il QR Code l’utente potrà vedere il punto in cui si trova come appariva negli scorsi decenni.
Per un "percorso" che si concluderà al Museo. "Stiamo attivando una postazione specifica – ha spiegato il direttore del Museo Remiero, Marzio Cresci - che permetterà di vedere il filmato per tutta la sua durata". Il piano è insomma stato varato. E chissà che non possa essere implementato, più avanti. "Un salto avanti importante nella conoscenza storica e culturale del territorio di Limite sull’Arno, perché permetterà alle persone e ai più giovani di vedere come fossero una volta i posti che oggi frequentano – ha commentato il vice sindaco Edoardo Antonini (nella foto) - al tempo stesso è fondamentale per chi viene da fuori e può scoprire qualcosa in più attraverso ogni filmato che riesce a far cogliere diversi dettagli".