"Non mi sorprende il forte aumento riscontrato a Empoli per gli affitti, e aggiungo che una situazione simile ci risulta anche a Montelupo. Le ragioni? Sono molteplici e dipendono dalla situazione di Firenze, ma il punto è un altro: l’incidenza del canone sugli stipendi medi è sempre maggiore. E questo è un problema non da poco che, oltre ovviamente a penalizzare gli inquilini, rischia di ripercuotersi indirettamente anche sui proprietari". È il pensiero di Andrea Donato, referente dell’Empolese Valdelsa per il Sunia (Sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari) sulla situazione del mercato immobiliare dell’Empolese Valdelsa per quanto riguarda gli affitti. Con Empoli che ha fatto registrare un vero e proprio record, stando ai dati di Idealista: rispetto a un anno fa, il canone di locazione medio è cresciuto addirittura del 18,9%, arrivando ai 12,5 euro per metro quadro dello scorso settembre che rappresenta il valore più alto mai registrato (perlomeno nell’ultimo decennio).
Un aumento più marcato persino di quello evidenziato da Firenze, che si è ’fermato’ al 12,4%. Il capoluogo di regione resta comunque decisamente più (caro 21,4 euro al metro quadro) e continua a influenzare tutta l’area metropolitana. "A Empoli, ma anche a Montelupo, sta succedendo quel che più o meno nel 2019 successe nella Piana fiorentina – ha proseguito Donato - così come l’aumento della richiesta degli affitti a Firenze conseguente anche a un maggior numero di proprietari che decisero di destinare i rispettivi immobili agli affitti brevi o turistici spostò gli utenti sulla Piana, adesso quella parte del mercato si è saturata e chi cerca casa in affitto a un prezzo più basso si sposta verso la seconda cintura". Rappresentata appunto da Empoli.
"Empoli è sotto questo aspetto particolarmente richiesta perché finora i canoni erano più basi rispetto ad altre aree di Firenze. Ed è comunque ben collegata con il capoluogo, al pari di Montelupo – ha aggiunto – il risultato è che già adesso sta diventando sempre più difficile trovare case in locazione e il prezzo sale sempre di più". Sembrano confermarlo anche le percentuali, considerando che negli ultimi mesi l’ammontare medio del canone richiesto dai proprietari è sempre cresciuto facendo registrare un +3,10% rispetto allo scorso trimestre e un +0,10% rispetto allo scorso agosto. E si tratta di aumenti che pesano giocoforza sui bilanci degli inquilini, con tutte le conseguenze del caso.
"Nell’Empolese, ma non solo, è praticamente scomparsa quella ’zona grigia’ composta da cittadini che faticavano a ottenere un mutuo, ma che potevano permettersi senza problemi di sostenere un affitto – ha continuato Donato – quei nuclei familiari sono spesso scivolati nella ’zona rossa’ e sono aumentati quelli fra loro che si rivolgono al sindacato per chiedere informazioni sugli alloggi popolari, cercando di capire se possiedano i requisiti per presentare la domanda". E questo rappresenta un problema in prospettiva anche per i titolari degli immobili. "Con l’aumentare dell’incidenza del canone sullo stipendio di un nucleo familiare, soprattutto se si protrae a lungo, il rischio di morosità aumenta – ha detto Donato – e bisogna considerare che già adesso c’è un’offerta a livello di canoni, a Firenze città ma non solo, che il 90% dei potenziali inquilini non è in grado di sostenere. Ma c’è il rischio anche che aumentino i contenziosi per questioni manutentive, sulla base delle condizioni dell’immobile". Quali sono dunque le prospettive per il futuro? "Se c’è il rischio che gli affitti continuino a crescere, ad Empoli? Dico di sì - ha concluso Donato - ma dico che dipenderà da quale sarà la situazione di Firenze, partendo dal ricorso allo stop di nuovi AirBnB".
Giovanni Fiorentino