Affluenza flop. Oltre uno su due rinuncia al voto

A Empoli cresce la disaffezione verso la politica: affluenza al ballottaggio al minimo storico, con meno di un elettore su due alle urne. La prossima giunta dovrà affrontare il problema dell'astensionismo.

Affluenza flop. Oltre uno su due rinuncia al voto

Affluenza flop. Oltre uno su due rinuncia al voto

Anche Empoli, una terra da sempre virtuosa in quanto a partecipazione e interesse per la cosa pubblica, inizia a mostrare segni di disaffezione verso la politica. L’affluenza al primo turno era già un evidente campanello d’allarme: alle urne solo il 66% degli elettori, il dato più basso mai registrato per le amministrative in città. Al ballottaggio è andata perfino peggio con l’affluenza che si è fermata al 46,06%. Hanno votato solo 16.643 elettori su 36.136 aventi diritto. In pratica si è presentato alle urne meno di un elettore su due. Un dato che supera, in negativo, perfino le regionali del 2015, quando in città l’affluenza toccò l’abisso del 49,82%, il dato più basso nelle elezioni repubblicane a Empoli e non solo. Chi si aspettava un consistente balzo in avanti all’ultimo tuffo è rimasto deluso: ieri, rispetto alla giornata precedente, si sono presentati ai seggi solo 3.464 elettori in più.

Il quartiere più virtuoso? Marcignana con il 57,16%, seguito a ruota dalla sezione numero 7 di via Adda in centro (54,46%) e il Pozzale (53,93%). Maglia nera per astensionismo invece la sezione 8 in piazza XXIV Luglio in centro (31,19%). Dati su cui, a prescindere dall’esito finale del voto, la prossima giunta dovrà riflettere a fondo. Basti pensare che cinque anni fa l’affluenza si era attestata sul 70,16%. Per avere un paragone con un altro ballottaggio si può prendere a esempio quello di Certaldo nel 2014, quando al secondo turno si presentarono alle urne il 70,39% degli aventi diritto, addirittura 24,33 punti percentuali in più rispetto a oggi.