ELISA CAPOBIANCO
Cronaca

Aggressione al Ci Risiamo: “Botte per non pagare”. Feriti cameriere e cliente

Momenti ad alta tensione ieri pomeriggio al noto locale di via Roma. Il titolare: “Siamo esasperati, rischiamo la vita ogni giorno. Aiutateci”

Le telecamere interne hanno ripreso ogni momento dell’aggressione

Le telecamere interne hanno ripreso ogni momento dell’aggressione

Empoli (Firenze), 7 dicembre 2024 – Momenti di terrore ieri pomeriggio al Ci Risiamo ’travolto’ da un’ondata di violenza inaudita che ha portato al ferimento del cameriere Piero Costa e di un cliente intervenuto in suo soccorso. Tutto ha avuto inizio verso le 15 quando due uomini sono entrati nel noto locale empolese di via Roma per consumare dei drink. “Hanno ordinato alcolici e cibo e hanno consumato all’interno – racconta il titolare Luigi Di Dio Faranna ricostruendo la vicenda ora al vaglio degli inquirenti –. Arrivato il momento di pagare uno dei due ha cominciato ad agitarsi urlando alla ragazza che si trovava alla cassa. Poi è come impazzito: ha arraffato tutto quello che gli è capitato tra le mani, oltre agli oggetti del cibo, per tirarglielo contro. Lei, tra l’altro giovanissima, era terrorizzata. Ha cercato di nascondersi dietro al bancone, mentre il resto dello staff è corso in suo aiuto”.

È intervenuto anche Costa che ha tentato di fermare i due insieme a un cliente. La situazione è definitivamente degenerata. “I due stranieri non si sono fermati – continua Di Dio Faranna –. Giù calci e pugni con una rabbia spaventosa. Uno picchiava, l’altro barcollava ubriaco. Il pavimento in pochi attimi si è riempito di sangue e detriti, mentre tra i presenti si è scatenato il fuggi fuggi generale. Mio cognato Piero ha avuto le conseguenze peggiori e dovrà essere operato al volto: ha una prognosi di trenta giorni. È finito in ospedale come il cliente, ferito lievemente”.

L’allarme al 112 e al 118 è stato immediato. Sul posto carabinieri e polizia in un dispiegamento di forze straordinario. “I due sono stati portati in Commissariato, ma in serata qualcuno li ha visti di nuovo in giro per la città – aggiunge l’imprenditore – eppure siamo stati anche minacciati di morte... Siamo stanchi di lavorare con la paura addosso, rischiando ogni giorno la vita. Non è più accettabile, le istituzioni devono agire. Chiediamo aiuto a Comune e forze dell’ordine. Anche la sera prima avevamo avuto problemi con un uomo in stato di ebbrezza. Sarò costretto a mettere agenti della sicurezza privata alla porta per poter stare più tranquillo proteggendo dipendenti e clienti. Per strada girano balordi che non hanno niente da perdere. Non ci sentiamo più sicuri”.