Elisa Capobianco
Cronaca

Far West all’ospedale. Aggredisce una donna poi si barrica in camera: urla e pugni per scappare

Momenti di tensione in Psichiatria: un paziente dà in escandescenze. Il giovane dalla stazza imponente è stato bloccato dalle guardie giurate. Personale sanitario sotto choc. Non è il primo caso per il San Giuseppe

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Un poliziotto durante un intervento in ospedale (foto d’archivio)

Empoli, 19 agosto 2024 – Ancora scene da Far West all’ospedale San Giuseppe di Empoli dove sabato si è consumata l’ennesima aggressione. Anzi, una tragedia sventata soltanto grazie al pronto intervento delle guardie giurate della SicurItalia e della polizia di Stato.

Tutto ha avuto inizio venerdì con l’arrivo al pronto soccorso di un uomo in evidente stato di agitazione scortato dai carabinieri. Dopo un primo accertamento, il trasferimento in Psichiatria. Una situazione ordinaria almeno fino al mattino seguente quando il giovane si è rifiutato di assumere la terapia prevista. Il personale sanitario ha fatto il possibile per calmarlo e convincerlo, ma ogni tentativo si rivelato vano. L’uomo ha dato in escandescenze, iniziando a correre in lungo e in largo per il reparto. Gesti bruschi, offese e urla, fino all’esplosione di rabbia. Una violenza resa ancor più impossibile da controllare a causa della stazza (imponente) e della forza del paziente che, in preda a una sorta di delirio e senza alcuna ragione apparente, si è scagliato contro una ragazza, anch’essa ricoverata in Psichiatria. Secondo quanto appreso e ora al vaglio degli inquirenti, la malcapitata sarebbe stata addirittura presa per la gola. Immediato l’allarme alle guardie giurate della SicurItalia e al 112: sono servite più persone per dividere i due e calmare l’uomo che è riuscito a raggiungere con un pugno una guardia. Soccorsa la ragazza, che per fortuna non è risultata ferita ma fortemente e comprensibilmente sotto choc, la situazione sembrava esser tornata alla normalità.

La “tregua”, in realtà, è durata ben poco interrotta da una seconda richiesta di aiuto lanciata ancora dal personale sanitario della Psichiatria. Medesimo il protagonista che nella seconda parte di quel sabato infernale si era barricato nella sua camera bloccando la porta molto probabilmente con una sedia. Ancora urla e botte contro gli arredi e contro la finestra nel tentativo di sfondarla molto probabilmente per scappare. Forze dell’ordine e guardie giurate si sono nuovamente precipitate sul posto. La trattativa per convincere il paziente psichiatrico ad aprire ha richiesto tempo e grande professionalità da parte degli operatori per la sicurezza. Ed è appunto soltanto grazie a loro che nel bilancio di fine giornata non ci sono state conseguenze gravi per i presenti. Ma questo agghiacciante episodio non è il primo e, molto probabilmente, non sarà neppure l’ultimo del genere per quanto riguarda il nosocomio empolese.

Tra i fatti più eclatanti ricordiamo l’aggressione ai danni di medici e infermieri del pronto soccorso. In quel caso a colpire fu una ragazza con problemi di tossicodipendenza che riuscì a impossessarsi di tre bisturi chirurgici con i quali prima tentò di tagliarsi le braccia e poi minacciò il personale e gli agenti dell’istituto di vigilanza intervenuti per blocarla.

L’ennesimo dramma sfiorato. Ma fino a quando? Il livello di sicurezza del San Giuseppe di certo non migliorerà se l’ipotesi avanzata più volte nei mesi scorsi di tagliare il numero delle guardie giurate all’ospedale dovesse concretizzarsi. Una possibilità che fa tremare i polsi agli utenti e, in primis, al personale sanitario che finisce sempre più spesso vittima di attacchi, verbali e non solo.