
Un episodio di violenza tra giovani (foto d’archivio)
Empoli, 15 settembre 2023 - Ora è a casa, con la gamba ingessata. A ridurlo così è stato un ragazzino minorenne. Un caso di bullismo, verrebbe da dire, secondo quanto abbiamo appreso e che comunque deve trovare delle conferme. Il fatto è di pochi giorni fa e i contorni della vicenda ancora devono essere pienamente delineati e chiariti. Non sono ancora spiegate, infatti, le ragioni che hanno fatto scattare quella manciata di secondi di violenza e, non si può escludere, che tra i due, forse, ci fosse anche qualche ruggine. Ma nulla, tuttavia, può giustificare, comunque, le botte.
Un sedicenne di Empoli, nella serata del 4 settembre scorso, è stato pestato con una serie di calci che lo hanno raggiunto mentre si trovava in compagnia di giovani coetanei al Parco di Serravalle. L’aggressore, conosciuto alla vittima, è un minorenne già noto tra i giovanissimi, si apprende, per episodi simili di affermazione della sua forza e della sua presenza. Ed è conosciuto anche per le sue abilità nella disciplina sportiva del combattimento. Abilità che, evidentemente, mette a disposizione anche di un indole ad attaccare briga con altri ragazzi o ad affermare con queste modalità quelle che ritiene essere le proprio ragioni. Da quanto ricostruito, e già in mano all’avvocato penalista Simone Boccali, che assiste la giovane vittima, una volta terminata la sequenza di botte ai danni del 16enne, l’aggressore è fuggito dal luogo mentre le persone presenti si attivavano per soccorrere il ragazzo e chiamare l’ambulanza. Condotto all’ospedale al ragazzo pestato gli veniva riposizionata la rotula del ginocchio destro e praticata una gessatura della gamba. La prognosi – dopo gli accertamenti dei sanitari dell’ospedale San Giuseppe di Empoli – per il giovane è 15 giorni ma, visto il trauma, è probabile rimanga immobile per mesi. Un danno, quindi, rilevante. Il giovane aggredito, peraltro – fa sapere l’avvocato Boccali – è una promessa del calcio: milita in una squadra dell’Empolese con contatti per la categoria superiore. Ancora non è stata sporta denuncia all’autorità giudiziaria.
La difesa del ragazzo punterà "a coinvolgere la famiglia dell’aggressore nonché a informare le competenti autorità – spiega – in considerazione dello sconvolgimento e della paura ancora molto presenti nella persona offesa". L’avvocato penalista incaricato di seguire il caso, ha già patrocinato altri casi di violenza minorile sia nel comprensorio del cuoio che nell’hinterland fiorentino. E, proprio in queste ore, sentendo il suo assistito, sta cercando di ricostruire il fatto nei dettagli.