EMPOLI
"A noi come Uil arriva una decina di segnalazioni al mese di aggressioni verbali, mentre le aggressioni fisiche purtroppo le conosciamo già dalla cronaca. E i numeri sono sicuramente sottostimati perché molti non denunciano per paura di ritorsioni e di sfiducia". È la fotografia, sempre più preoccupante, che arriva direttamente dall’interno dei servizi sanitari del territorio. A scattarla è il dirigente sindacale UilFpl della zona Firenze Empoli e Prato, Alfredo Mazzarella, che insieme alla collega Cristina Alberti ieri mattima davanti al San Giuseppe hanno rilanciato la campagna "zeno aggressioni al personale sanitario", percorso strettamente collegato alla storica campagna della UIl nazionale "zero morti sul lavoro". Chi lavora in sanità, dagli Oss, agli infermieri, ai medici, agli operatori dei front off sono bersaglio di violenze, che quando va bene si limitano alle parole, ma talvolta sfociano anche in aggressioni fisiche. "Il nostro percorso all’interno dell’Asl toscana centro è iniziato con corsi di formazione incentrati sulla normativa sulle aggressioni al personale sanitario (legge 113/2020), corso offerto nei vari territori, che è arrivato nel territorio empolese lo scorso 3 ottobre, e vista l’importanza dell’argomento abbiamo deciso di renderlo fruibile a tutti gratuitamente. Il volantiaggio di oggi (ieri, ndr) – spiega Mazzarella – ha lo scopo di sensibilizzare la popolazione. La violenza contro gli operatori sanitari è inaccettabile".
A breve la UilFpl presenterà all’azienda un vademecum con le una serie di richieste. Che sono: contingentamento degli accessi ai reparti, introduzione di metal detector agli ingressi ospedalieri, assistenza legale garantita ai dipendenti da parte dell’azienda, tutela dell’anonimato per il personale che denuncia aggressioni, coinvolgimento diretto delle aziende in azioni legali di tipo civile a tutela dei dipendenti. "La UIlFpl – si legge nel comunicato – ribadisce l’importanza di un ambiente di lavoro sicuro e invita le istituzioni sanitarie a intervenire prontamente e con decisione per tutelare il rispetto di chi, ogni giorno, si impegna a garantire la salute dei cittadini".
Irene Puccioni