
Il personale medico e sanitario continua purtroppo a essere al centro di episodi di violenza verbale e non solo (foto d’archivio)
Empoli, 7 aprile 2025 – L’ultimo episodio una settimana fa, al pronto soccorso dell’ospedale San Giuseppe di Empoli: ancora aggressioni al personale sanitario, che spesso più che recarsi al lavoro la sera va incontro ad incubi. Ultimo di una serie di eventi che hanno indotto il consiglio dell’Unione dei Comuni ad approvare una mozione che intende porre un argine a questa deriva. Si sollecita la Regione Toscana ad attivarsi per dare, in maniera urgente, completa attuazione a tutti i provvedimenti e le misure di contrasto alle aggressioni ai sanitari. Difatti, le norme già ci sono ed alcune anche di qualche anno fa, sin dal 2018. Servono più misure di protezione e per questo viene interessato anche il Governo centrale: accordi tra strutture sanitarie e forze dell’ordine per incremento dei controlli, miglioramento dei sistemi di videosorveglianza.
In parole povere, occorre non lasciare sguarniti i presidi che si trovano più sovente in prima linea, come appunto il pronto soccorso ma anche quelli di primo soccorso territoriali. Servirà pure un tavolo di confronto nell’Unione che coinvolga i rappresentanti sindacali degli operatori sanitari, degli ordini professionali e delle stesse forze dell’ordine. “L’obiettivo – si spiega nel documento – è quello di intercettare i bisogni di sicurezza e le criticità rilevate dal personale sanitario nel territorio dell’Unione”. Parole che hanno un peso, e da cui si può intuire che probabilmente il fenomeno è sottostimato. Ciò che emerge - in seguito a denunce - potrebbe essere solo la parte più alta di un iceberg che coinvolge aggressioni fisiche, purtroppo, e però anche verbali.
In un contesto già assai difficile perché, come sappiamo, ora come ora ci sarebbe bisogno di più medici, più infermieri, più punti d’approdo alle strutture sanitarie. Non a caso, nella mozione si chiede anche di accertare numero ed entità delle aggressioni “avvenute nel nostro territorio, in modo da prevedere adeguate misure di prevenzione in base alle specifiche necessità”. Un lavoro di tutela su misura, se vogliamo, ma sempre più necessario. Si auspica anche l’utilizzo di convenzioni con guardie giurate. La mozione è stata presentata dai consiglieri della IV Commissione: Irene Bandini, Laura Tinti, Sofia Sostegni, Jonny Mazzocchi, Vittoria Parrini, Greta Costagli, Serna Urso, Roberto Dani, Susanna Rovai. Ma, ripetiamo, l’adesione è stata corale.
A.C.