
La dirigente dell’Istituto Comprensivo Empoli Est, Grazia Mazzoni, ha lanciato un appello
Empoli, 12 ottobre 2020 - Da oggi un’altra classe dell’istituto comprensivo Empoli Est è in quarantena. Dopo una sezione dell’infanzia Peter Pan (26 bambini a casa in isolamento dopo che una loro insegnante è risultata positiva al tampone), stessa sorte è toccata a una classe della primaria Leonardo Da Vinci. Un caso d’infezione ha fatto scattare il provvedimento per tutti. E’ un momento molto delicato: il virus ha ripreso a circolare, i contagi continuano a salire e, nonostante le numerose misure di prevenzione messe in atto all’interno delle scuole, il Covid entra e si diffonde. Ogni volta che viene riscontrato un caso positivo il dipartimento di prevenzione territoriale della Asl provvede a isolare il contagio e a tracciare tutti i contatti stretti. Nel caso ne riscontri la necessità attiva la quarantena per tutta la classe. Nel primo mese di scuola nell’Empolese Valdelsa ci sono almeno undici classi in isolamento, nessun ordine e grado è stato ‘risparmiato’ dal contagio e la sensazione è che le quarantene si moltiplicheranno. Con l’arrivo delle stagione invernale si tende ad aerare meno gli ambienti e a stare in locali chiusi. Abbassare la guardia, non osservare le tre regole di base (mascherina, distanziamento e lavaggio frequente delle mani) significa spalancare le porte al virus. Tutti siamo a rischio e sui più piccoli dovrebbero essere gli adulti, con comportamenti responsabili, a vigilare affinché siano meno esposti al contagio. E’ proprio su questo aspetto che la dirigente del comprensivo Empoli Est, Grazia Mazzoni, intende porre l’attenzione con una vera e propria richiesta d’aiuto. "I nostri bimbi e ragazzi ci stanno a cuore più di tutto - dice la preside - per questo la scuola si è organizzata in sicurezza e continuerà a farlo nel miglior modo possibile. Distanziamento, mascherine, igienizzanti per mani, sanificazione dei locali e degli oggetti. Ma anche protezione dall’esterno. Infatti, chiunque entra nelle nostre scuole deve osservare tutte le norme ed anche compilare una autocertificazione chiamata ‘dichiarazione sostitutiva’, per la tutela della salute di tutti. La scuola, però, da sola non potrà mai farcela, occorre proteggerla tutti insieme. Soprattutto quando si vivono i tempi e gli spazi al di fuori delle lezioni, perché la scuola si protegge soprattutto quando non siamo a scuola. Quando siamo in giro, in città e fra la gente". Un messaggio chiaro e diretto che invita ciascuno di noi a un’attenzione maggiore per non vanificare tutti gli sforzi fatti per riaprire le scuole e ripartire con la didattica in presenza. Irene Puccioni