Al Progresso, il tesseramento anche la sera

La campagna di tesseramento dell'Arci a Montelupo Fiorentino si concentra su "Costruire un futuro oltre i muri". Dopo atti violenti, il Circolo Progresso riapre con orario esteso, promuovendo eventi culturali e sociali. I soci si impegnano per preservare il luogo, con l'idea di installare videosorveglianza esterna.

Al Progresso, il tesseramento anche la sera

La campagna di tesseramento dell'Arci a Montelupo Fiorentino si concentra su "Costruire un futuro oltre i muri". Dopo atti violenti, il Circolo Progresso riapre con orario esteso, promuovendo eventi culturali e sociali. I soci si impegnano per preservare il luogo, con l'idea di installare videosorveglianza esterna.

Ha preso il via proprio in questi giorni la campagna per il tesseramento 2024-2025 dell’Arci. Lo slogan, "Costruire un futuro oltre i muri". E se è vero che ogni Circolo è un luogo di partecipazione, socialità e cultura, non ha ceduto alla sfida lanciata dai bulli il Progresso di Montelupo Fiorentino. Il bar ha riaperto i battenti con l’orario ordinario, ovvero dalle 6 del mattino alla mezzanotte. Dopo dieci giorni di chiusura anticipata alle 20 in segno di protesta (e di tutela nei confronti di soci e dipendenti) per i troppi atti violenti nella zona, i locali di via Rovai sono tornati a riaprire anche di sera. Ieri si è svolta la cena sociale nell’ambito del tour "L’Italia in un boccone", dedicata all’ Emilia Romagna. E venerdì sera era gremita la sala per l’incontro sul "Ritorno del lupo", un appuntamento a scopo informativo e divulgativo con gli esperti del Wwf. Il Circolo montelupino conta 300 soci ad oggi, molti dei quali si sono detti disponibili ad impegnarsi per frequentare di più gli spazi scongiurando un ipotetico ritorno dei vandali, e proprio in virtù della nuova campagna di tesseramento, sarà attivo un banchino anche in orario serale, per lanciare un segnale, disincentivare le cattive frequentazioni, tenere vivo l’Arci e presidiarlo. Una decisione presa durante l’assemblea straordinaria per discutere dei problemi di ordine pubblico, al seguito della quale si è ipotizzata anche l’implementazione del sistema di videosorveglianza all’esterno.