Empoli, 13 agosto 2024 – La notizia che tutti gli empolesi aspettavano è arrivata con un post - stra commentato dagli utenti social - condiviso nell’afosa giornata di ieri: l’Alchemist ha finalmente trovato una nuova casa. Ecco la sorpresa dell’estate. Nuova vita al pub più longevo di Empoli, che rischiava di sparire dalla circolazione. Lo avevano promesso al loro "pubblico", i titolari. "Faremo di tutto per non rinunciare alla nostra città".
E così è stato. Tra incredulità e dispiacere, ad aprile aveva fatto rumore la chiusura del famigerato locale, aperto nel 2001 a Ponzano, e costretto a traslocare dopo 23 anni. "Trovare una nuova sede con i requisiti giusti è stato difficilissimo - racconta Roberto Taddei, insieme ai genitori, anima dell’Alchimist - Stavamo per mollare, ma ce l’abbiamo fatta. Abbiamo scartato una soluzione in piazza dei Leoni, non ci siamo voluti accontentare. Ora siamo orgogliosi di ripartire".
Ed è una ripartenza simbolo. Su le serrande da un fondo affacciato su una delle zone più sensibili di Empoli. Il nuovo indirizzo infatti è via Ricasoli, civico 6, sulle ‘ceneri’ dell’ex Flower Restaurant & Cocktail, a due passi dallo Station Pub, la nuova apertura è una boccata d’ossigeno, un’opportunità di rinascita e di riscatto per un quartiere su quale non è certo facile decidere di investire.
"La zona non mi convinceva inizialmente - confessa Taddei - Ma accettando l’offerta, ci siamo lanciati in una doppia sfida: riqualificare una delle aree critiche della città, fare piazza pulita, riportare gli empolesi a presidiare il quartiere". Dare divertimento, intrattenimento e vitalità ad una zona attenzionata e balzata spesso agli onori della cronaca per degrado, spaccio, cattive frequentazioni. Una vera operazione coraggio.
"Sbarcare nell’area di piazza don Minzoni significa provare ad assumere il valore di presidio sociale. Non temiamo la concorrenza. Puntiamo su un altro target". Chiusa un’epoca, quella che ha visto l’Alchemist pub animare le serate dei giovani dalla sede di via dei Cappuccini (al momento ancora in cerca di una nuova destinazione) si apre un capitolo inedito per lo Scottish Singing Pub, un’istituzione per generazioni di empolesi. Punto di riferimento della movida da un ventennio, il pub dei Taddei ha dovuto cambiare sede a causa della vendita dell’immobile al quale pagava l’affitto. Dopo mesi di ricerca estenuante, i proprietari sono pronti a riaprire e lo faranno dalle 19 del 19 agosto. "Per l’inaugurazione però aspetteremo settembre. Manterremo il format che ci contraddistingue con musica dal vivo e ci amplieremo al cocktail bar per gli apertivi, inserendo molte più possibilità nel menu del ristorante".
Rispolverata la storica insegna, il
nuovo lo c ale (la proprietà resta del Flower) sarà per il momento molto diverso dal vecchio nello stile e negli arredi. Stesso numero di posti a sedere, con l’aggiunta di un piccolo spazio esterno. "L’auspicio è che l’investimento coraggioso sia premiato. Saremo presenti anche al Beat Festival al parco di Serravalle con una postazione per la birra. Perché l’Alchimist - conclude lo staff - non è un luogo preciso. L’Alchemist siamo noi con voi".