Empolese Valdelsa, 9 luglio 2023 – Alcol e sostanze stupefacenti fra giovani e giovanissimi. Anche nell’Empolese Valdelsa purtroppo il fenomeno è diff uso. A dare un quadro più dettagliato è il dottor Stefano Scuotto, medico tossicologo e responsabile del Serd di Empoli.
Dottore, quanti sono gli utenti, tra i 14 e i 19 anni, presi in carico dal Serd per abuso di alcol, fumo e sostanze stupefacenti?
"Al Serd di Empoli, che ha competenza sulla zona Empolese, Valdelsa e Valdarno, nel 2022 sono stati presi in carico 28 soggetti tra i 14 ed i 19 anni, la quasi totalità tra i 17 ed i 19 anni. Quasi tutti i ragazzi hanno dichiarato come droga primaria la cannabis, cioè THC . Si sono avuti casi per alcol, cocaina ed eroina. Tutti i ragazzi presi in carico sono stati inviati da altri servizi: prefettura, giustizia minorile, tribunale per minorenni e servizio sociale minori. Nessuno si è presentato al Serd volontariamente per un percorso di cura".
I giovani hanno la percezione dei rischi cui vanno incontro assumendo certe sostanze?
"Tra i giovani esiste la convinzione che la cannabis non sia nociva per la salute. Purtroppo l’esperienza di questo servizio dice il contrario. Infatti, la stragrande maggioranza dei ragazzi che hanno avuto accesso al Serd nel 2022 ed utilizzavano THC presentavano alterazioni del comportamento, una maggiore aggressività ed una sindrome amotivazionale. Tutti questi disturbi non erano percepiti come tali oppure sottovalutati fortemente. Molti ragazzi dopo un periodo di astinenza dal consumo di cannabis, in genere più di tre mesi, hanno riconosciuto che stavano meglio, il tono dell’umore era migliorato, le relazioni intrafamiliari erano più serene e soprattutto era migliorata la memoria ed il desiderio di migliorare nelle performance scolastiche oppure lavorative".
Quali sono le motivazioni che portano i giovani a fare ricorso a sostanze psicoattive?
"Le cause di sofferenza maggiormente rappresentate sono la disgregazione familiare, la perdita improvvisa di riferimenti affettivi in caso di separazione oppure l’uso di droghe, alcol o gioco d’azzardo in famiglia. Da non sotto valutare il fatto che i minorenni osservati non avvertono speranze per il futuro e neanche hanno ambizioni realizzative".
Ci sono anche giovani che giocano d’azzardo?
"Da noi non si sono mai presentati minorenni per questa problematica. Vista comunque la diffusione dei sistemi per giocare è plausibile che l’approccio al gioco d’azzardo avvenga in età adolescenziale con un aumento del rischio di sviluppare precocemente comportamenti a rischio oppure patologici. Essendo i giochi a buon mercato, molto accessibili e ripetibili, è molto probabile che il gioco d’azzardo possa rappresentare in futuro un importante problema con gravi risvolti sociali economici e legali".
Più in generale quanti sono gli utenti seguiti dal Serd di Empoli e per quali problematiche?
"La maggioranza ha un’età tra i 25 e i 60 anni. In questi ul timi anni si è registrato un incremento nell’uso di cocaina e alcol. Stabili sono invece i pazienti in trattamento per eroina e i tabagisti. Grave è inoltre la situazione del poliabuso, uso di più droghe e\o alcol contemporaneamente, con la comparsa di gravi alterazioni psichiche e comportamentali che spesso sfociano in violenza o in agiti eccessivi e pericolosi".
Qual è il trend rispetto agli anni pre pandemia Covid?
"Invariato rispetto il pre Covid, ma il Serd è un servizio prettamente di diagnosi e cura e quindi non è escluso che il disagio sociale emerso durante il periodo della pandemia, sotto forma di disagio psichico possa essere sfociato nell’abuso di droghe, alcol e gioco d’azzardo. La componente psicopatologica si manifesterà fra quale anno e solo allora i cittadini si rivolgeranno ai luoghi di cura".
Irene Puccioni