SAMANTA PANELLI
Cronaca

'Blue whale', il gioco del suicidio. "Dialogate con i vostri figli"

Il sindaco Spinelli annuncia: "Nuovi spazi per i giovani, non lasciamoli soli"

Il sindaco Alessio Spinelli

Fucecchio, 27 maggio 2017 - «Il prossimo 5 giugno ci sarà la posa della prima pietra del nuovo Centro giovani, a La Tinaia di Parco Corsini: lo inaugureremo in autunno con un convegno regionale sul bullismo in collaborazione con la Fondazione Mario Marianelli. I ragazzi non devono essere lasciati soli». Ne è convinto il sindaco Alessio Spinelli, primo cittadino e padre di 4 figli, preoccupato e sensibile a tutto ciò che è disagio giovanile.

Sindaco, è tra gli argomenti caldi del momento?

«E’ un ambito nel quale il Comune riveste da molti anni un ruolo-guida. Non a caso, a breve firmeremo con l’assessore regionale Cristina Grieco l’accordo per il tavolo dell’educazione non formale a 15 comuni, Empolese Valdelsa e Comprensorio del Cuoio. Ne saremo capofila».

Insomma, per l’amministrazione fucecchiese è una priorità…

«Abbiamo una lunga e positiva esperienza sul tema e soprattutto abbiamo progetti in corso e idee in cantiere, vedi il Centro giovani: sarà uno strumento centrale nell’opera di conoscenza dei ragazzi e di comprensione delle loro problematiche».

E’ un tassello importante del progetto «La scuola in Comune»?

«Assolutamente. Un pacchetto di percorsi portati avanti con passione dall’assessore alle Politiche giovanili Emma Donnini per promuovere agio e benessere dei ragazzi. Nel periodo della vacanze scolastiche, a esempio, accogliamo giovani per i tirocini formativi di ‘E…state in Comune’. Giovedì, invece, abbiamo trascorso un intero pomeriggio con gli studenti in visita ai campi di sterminio e i rappresentanti dell’Aned per discutere di temi legati all’olocausto».

Temi purtroppo ancora attuali, accanto a questioni 2.0, sempre a proposito di disagio giovanile...

«I recenti casi di adolescenti caduti nella trappola della ‘Blu whale’ (‘gioco’ social che istigherebbe i partecipanti al suicidio ndr), emersi a Livorno e tra le province di Lucca e Pistoia, dimostrano come anche le nostre zone non sono immuni da situazioni estremamente pericolose, a metà strada tra plagio e cyberbullismo».

Da padre, qual è a suo avviso la soluzione?

«Occorre stare vicino ai ragazzi, parlare con loro e saperli ascoltare. Il rischio più grande che si corre oggi è credere che la solitudine non possa esistere soltanto perché i mezzi di comunicazione si sono moltiplicati. E invece le persone non sono mai state sole come oggi, tempo di chat, social network e di mille altri strumenti».

Una lettura severa…

«Comunichiamo con tutti, ma non conosciamo più nessuno. I rapporti sono molto più superficiali rispetto al passato. Abbiamo la possibilità di mostrare mille volti, di cambiare ‘avatar’ tutti i giorni: non raccontiamo più chi siamo realmente».

Una situazione che può disorientare?

«Questo approccio negli adolescenti può avere effetti devastanti. Li può portare a non riconoscere situazioni di potenziale pericolo, come sta avvenendo proprio nel caso di questo assurdo gioco della ‘Balena blu’. Per questo voglio rivolgere un appello a tutti i genitori».

Qual è il messaggio?

«State con i vostri figli, fatevi raccontare le loro emozioni e non vergognatevi di parlare delle vostre. Ma soprattutto invitateli a essere loro stessi, sempre. Di persona come dietro ad un monitor».