Oltre che dai prelievi eccessivi, la Pesa va salvata anche dalle plastiche. Nasce così “Alleanza per il fiume“, vale a dire agevolare iniziative e progetti dal protocollo d’intesa tra l’Autorità del bacino distrettuale e il Comune di Montelupo. Sul piatto 10mila euro. L’obiettivo è chiaro: ridurre i rifiuti galleggianti nei fiumi attraverso buone pratiche, progetti innovativi e iniziative di sensibilizzazione. Gaia Checcucci, segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale, commenta: "Puntiamo a coinvolgere le scuole. La raccolta manuale dei rifiuti è un gesto concreto, che assume anche un valore educativo. Il tratto terminale della Pesa è fragile e spesso in estate si presenta in secca. Per questo motivo, abbiamo deciso di investire attenzione e risorse su quest’area. Di grande importanza saranno le giornate dedicate alla raccolta delle plastiche, sempre lungo il torrente, nonché tutte le attività di monitoraggio e di pronta segnalazione degli abbandoni rifiuti sul reticolo idraulico".
Il sindaco Simone Londi ha dunque sottolineato "l’importanza del coinvolgimento delle nuove generazioni". Il Comune di Montelupo coordina i 9 Comuni rivieraschi firmatari dell’accordo, e sul bacino vi sono numerosi soggetti che si occupano di raccolta delle plastiche. Ieri mattina in occasione della firma erano presenti anche rappresentanti del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno, la vicepreside dell’Istituto Comprensivo Baccio da Montelupo e l’associazione Vivascienza. L’assessore Lorenzo Nesi ha aggiunto: "Realtà come Plastic Free e la Pro Loco sono partner fondamentali in questo percorso di sensibilizzazione e cura del territorio".
Contattato in proposito e visto che siamo in un mondo ‘global’, Nesi ha manifestato però profonda amarezza per quanto accaduto nel cuore d’Europa: si è svolta difatti in Lussemburgo la 24° edizione della Duck Race, una gara che ha visto il rilascio di ben 20.000 paperelle di plastica nel fiume Alzette. L’iniziativa aveva l’obiettivo di raccogliere fondi per associazioni benefiche. Va bene. Ma l’ambiente appunto? Qui si cerca di salvare corsi d’acqua dal soffocamento delle plastiche e lassù? "Bastava farle con materiale biodegradabile" quasi sibila Nesi. Forse, questa volta, siamo noi da qui ad insegnare qualcosa.
Andrea Ciappi