Quattro alloggi situati nel territorio comunale di Castelfiorentino saranno ’esclusi’ dal patrimonio edilizio pubblico e verranno riservati ad altrettanti militari dell’Arma intenzionati a trasferirsi sul territorio. E’ quanto prevede l’atto approvato pochi giorni fa in consiglio comunale nel corso dell’ultima seduta, per un progetto sperimentale che l’amministrazione intende portare avanti insieme alla Regione Toscana e che ha il fine ultimo (per quanto per via indiretta) di arrivare in un secondo momento a poter incrementare il numero di esponenti di forze dell’ordine a Castello, anche in chiave-sicurezza.
"In questa co-progettazione abbiamo pensato alla possibilità di far rientrare nella gestione comunale alcuni alloggi Erp – ha spiegato a tal proposito la sindaca Francesca Giannì – appoggiandoci a un cavillo regionale che prevede la possibilità di assegnare determinati alloggi per le esigenze del territorio. Forniremo così uno schema contrattuale che permetterà di accedere agli appartamenti a canoni irrisori e liberare così posti in caserma, in modo tale da poter chiedere maggiori assegnazioni".
L’obiettivo ultimo di questa iniziativa è insomma quello di ’liberare’ posti-letto in caserma in modo da poter poi chiedere al Ministero di potenziare ulteriormente l’organico delle forze dell’ordine. Quattro alloggi popolari che saranno quindi appannaggio dei carabinieri, ma il numero delle case popolari non diminuirà. "Gli alloggi che andiamo a sottrarre saranno recuperati nell’ex-Montecatini – ha assicurato l’assessore al sociale Federica Parisi – una prescrizione della Regione alla quale ovviamente ci atterremo. Oltre a questo recupero futuro all’interno della nuova struttura, specifico infine che i quattro alloggi in questione non sono al momento affittati o assegnati".