Castelfiorentino (Firenze), 23 ottobre 2024 – A causare l'alluvione del 18 ottobre a Castelfiorentino sarebbe stata "la mancanza di alcune arginature sul fiume Elsa e il torrente Pesciola, di competenza e gestione della Regione Toscana e in particolare del settore Genio Civile, congiuntamente all'evento temporalesco". E’ quanto emerge dalla nota diramata dal Comune di Castelfiorentino nella quale la sindaca Francesca Giannì annuncia di volerci vedere andare fino in fondo su quanto accaduto nelle frazioni di Pesciola e Malacoda.
L’amministrazione, spinta anche dalle denunce di alcuni cittadini, conferma di aver acquisito "documentazione della dinamica dell'evento al fine di chiarire con sollecitudine le responsabilità del fenomeno. Una verità già cercata dai coinvolti nell'alluvione che deve essere garantita". Nei giorni scorsi i residenti delle aree alluvionate avevano annunciato di presentare un esposto-denuncia in procura per disastro colposo per denunciare l'abbassamento di un argine nel cantiere per i lavori del nuovo tratto della Strada Regionale 429. Abbassamento che sarebbe stato realizzato per agevolare il transito dei mezzi da lavoro.
Intanto, a cinque giorni dall'esondazione dell'Elsa, sono ancora 13 le persone rimaste fuori casa rispetto alle 62 evacuate in base ai dati ufficiali del Comune. In tutto sarebbero 120 i numeri civici colpiti dall'alluvione, fra cui circa 30 di attività economiche che hanno subito danni. L'Amministrazione comunale, riporta una nota, avrebbe già impegnato "migliaia di euro per far fronte a spese di somma urgenza necessarie a ripristinare la viabilità delle aree colpite, gestire l'accoglienza" degli sfollati "e lo smaltimento dei rifiuti". Il bilancio dei danni è ancora in corso, e verrà consegnato al dipartimento di Protezione Civile nazionale per l'attivazione dello stato di emergenza nazionale.