L’ultimo, decisivo, passo formale è stato compiuto. Quanto accaduto a Castelfiorentino – l’alluvione che ha travolto tutto e tutti – adesso è ufficialmente una faccenda che interessa la Procura di Firenze. L’esposto annunciato nei giorni scorsi è stato depositato ieri mattina, presentato dall’avvocato Paola Babboni. "Le persone che si sono rivolte al mio studio legale – spiega la professionista – sono una cinquantina, ma sto continuando a ricevere chiamate per tante altre adesioni. Tengo a precisare che ulteriori integrazioni potranno essere effettuate anche in un secondo momento. Il prossimo passaggio sarà l’assegnazione del fascicolo a un pubblico ministero, poi serviranno i tempi tecnici della Giustizia. La cosa fondamentale era che tutti gli atti raccolti arrivassero rapidamente all’attenzione dell’autorità giudiziaria che potrà far luce sulla vicenda". Gli alluvionati – una cinquantina tra privati cittadini, aziende, ma anche agricoltori amatoriali – riuniti in un comitato, vogliono capire cosa è accaduto tra il 17 e il 18 ottobre. I firmatari dell’esposto denunciano "negligenze nel cantiere" per i lavori del nuovo tratto della Sr 429, in particolare l’"abbassamento dell’arginatura", sottolineato anche dalla sindaca Francesca Giannì. Intanto ieri il Governo ha dato il via libera allo stato di emergenza per l’Emilia Romagna e il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, ha annunciato lo stanziamento di 13 milioni di euro per le zone alluvionate delle province di Firenze,
Pisa e Livorno.
elisa cap.