Alluvione, sale la rabbia. Pian di Sotto a Certaldo è finito sott’acqua: "Faremo un esposto"

I residenti: "Dove sono le istituzioni? Qui non si è visto nessuno". Il sindaco Campatelli ha evidenziato la difficoltà di intervento. "Essere un’area di confine tra province e comuni diversi non aiuta".

Alluvione, sale la rabbia. Pian di Sotto a Certaldo è finito sott’acqua: "Faremo un esposto"

I residenti: "Dove sono le istituzioni? Qui non si è visto nessuno". Il sindaco Campatelli ha evidenziato la difficoltà di intervento. "Essere un’area di confine tra province e comuni diversi non aiuta".

Le casse d’espansione a Cusona, promesse nel 2019, sono state appaltate, ma i lavori non sono partiti. E poi circa 300 metri d’argine assente in zona Pian di sotto, una delle più critiche del territorio per la regimazione idraulica. Zona dove non sono mancati allagamenti anche durante l’ultima esondazione. Con il cantiere sulla 429 sta cambiando fisionomia alla strada tra Certaldo e Castelfiorentino, con le sue opere complementari di ingresso e uscita, e un’assenza che pesa, quella dell’argine dell’ Elsa in diversi punti. Si attendono tempistiche certe e risposte anche a Pian di Sotto a Certaldo, finita sott’acqua il 18 ottobre scorso. I residenti si sono riuniti ieri per mobilitarsi come fatto a Castelfiorentino. "Il primo step? Formare un comitato e presentare un esposto in Procura. Denunceremo il Comune, la Regione, il Consorzio di Bonifica. E’ dal 2014 che aspettiamo opere mai realizzate. Vogliamo fatti, non chiacchiere". Sono una cinquantina le persone che si sono ritrovate per parlare con l’onorevole Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia in visita alle zone alluvionate. "E’ la prima volta che ci ritroviamo - fa sapere Emanuele Nocera, uno degli abitanti - Indire una riunione era fondamentale: dove sono le istituzioni? Qui non si è visto nessuno". Chi ha un orto, chi un capanno, annessi agricoli con animali, attrezzi, abitazioni e aziende. "Ogni due anni ci ritroviamo con l’acqua alla gola - si sfogano i cittadini - Via del Pian di Sotto è soggetta ad allagamenti. Ma ora la piena trova terreno fertile per espandersi, perché manca l’argine. Manca la manutenzione ordinaria dei corsi, mancano le opere di messa in sicurezza. Non serve solo chiedere risarcimenti, serve prevenzione".

Mirko Delle Fave non è ancora potuto rientrare nel suo terreno, invaso dal fango. Con la famiglia ha un’azienda agricola: "Abbiamo perso un campo intero di cavolfiore, senza contare la parte a semina. Almeno diecimila euro in fumo". Oltre a questo secondo esposto, che sarà presentato a breve dal comitato Pian di Sotto in via di costituzione, ce n’è un terzo ed è quello del gruppo consiliare Fratelli d’Italia – Centrodestra per l’Empolese-Valdelsa. "Un atto doveroso di richiesta di accertamento della verità e delle responsabilità civili e penali, anche ai fini risarcitori, in modo che i costi di ricostruzione e dei danni morali e materiali siano attribuiti a chi si è reso responsabile. Che si faccia piena luce sulle cause e sulle responsabilità - dichiara il capogruppo Leonardo Rossi - Inconcepibile che si sia consentito l’abbassamento dell’arginatura dell’Elsa, senza effettuare il necessario monitoraggio delle condizioni climatiche". Si contesta il ritardo nei soccorsi, "scattati alle 8.30 quando il fiume sarebbe esondato verso le 5 del mattino". La deputata di FI ha incontrato anche il sindaco di Certaldo che ha confermato di aver sollecitato la Regione per l’assenza degli argini. Giovanni Campatelli ha sottolineato alcune criticità rispetto alla questione competenze "soprattutto in piena emergenza. Siamo al confine tra due province - ha affermato il sindaco- ma anche all’interno dell’Unione Empolese Valdelsa. Venerdì ho chiamato la provincia di Siena, la Metrocittà, e il Comune di San Gimignano per chiedere di interrompere il traffico dei mezzi pesanti sulla 429 bis. Hanno agito il sabato sera".

Ylenia Cecchetti