Fucecchio, 7 novembre 2023 – Nella zona di Sottovalle i marciapiedi sono una distesa, quasi senza soluzioni di continuità, di tutto quello che acqua e fango hanno divorato nei garage, nei seminterrati, nelle case. Pezzi di vita travolti dall’acqua arrivata senza pietà nella notte tra il 2 e il 3 novembre, quando Ciaran ha messo in ginocchio mezza Toscana. Anche ieri i cittadini erano intenti a svuotare, fra le lacrime, le proprie stanze: "L’acqua è entrata dappertutto, non abbiamo quasi avuto il tempo di accorgerci di quello che stava accadendo – dice Giuseppe Petrucci che abita in via Catalani –. Dov’è entrata l’acqua dobbiamo buttare via tutto, anche ricordi di una vita come, per esempio, un bellissimo stereo che negli anni ’80 acquistai per oltre un milione di vecchie lire e con cui potevo ancora ascoltare la mia collezione di dischi in vinile". Batte il sole. Ma c’è ancora fango. "Danni ingenti – aggiunge Petrucci –. Oggi il meteo è sereno, ma non è un buon giorno, mi creda".
Anche in via Pierluigi da Palestrina la tempesta ha fatto sentire il suo ruggito. "La strada è diventata subito un lago – ci spiega Riccardo Sani –. Il rio qui ha trovato un varco per allagare tutto: un pezzo di muro che manca, un’apertura dov’è stato messo un cancello che, ci hanno detto, è stato fatto per poter far accedere i mezzi per la pulizia del corso d’acqua. Fatto sta che dove c’è il muro l’acqua non è passata, ma da lì sì. E ha fatto un disastro". Ci mostra i suoi garage il signor Sani: ha ripulito per ore ed ore, ma per terra c’è ancora fango. Intanto – si apprende – si sono già fatti avanti anche gli sciaccalli sui cumuli che attendono il passaggio di Alia: stranieri della raccolta del ferro che rumano dappertutto e per cercare i pezzi migliori sparpagliano il resto nel mezzo della carreggiata.
Il centralino del Comune, attivo 24 ore su 24, non ha mai smesso di suonare da venerdì sera fino a ieri, ricevendo quasi 300 chiamate. Nel Valdarno Fucecchio è stato uno dei comuni più colpiti. L’esondazione del rio di Fucecchio e del rio Vallebuia hanno mandato sott’acqua moltissime case del capoluogo e delle località di Botteghe e Ponte a Cappiano. Si calcola che siano almeno 2000 le famiglie interessate dagli allagamenti delle proprie abitazioni con danni per alcuni milioni di euro. Gli interventi della protezione civile non hanno riguardato soltanto le abitazioni allagate ma anche frane e cadute di alberi. Le frane principali si sono verificate nella zona collinare delle Cerbaie, sulla vecchia strada provinciale Romana Lucchese, sulla strada provinciale 111 per Massarella, su via Ramoni, via di Rimedio e via Montebono.
I sopralluoghi dei tecnici comunali hanno evitato la chiusura al traffico imponendo dei semplici restringimenti delle carreggiate. Alberi di grosse dimensioni, per fortuna senza causare danni alle persone, sono caduti in viale Colombo, via Ramoni, vicolo delle Carbonaie, via Carlo Alberto Dalla Chiesa e via Sotto la valle. Dopo la sospensione prudenziale di venerdì e sabato scorso, la situazione delle scuole è tornata alla normalità: i plessi sono stati tutti riaperti con l’unica eccezione della materna di via Ariosto che è rimasta chiusa per consentire un sopralluogo dei tecnici comunali: ieri è stata verificata la stabilità di alcuni controsoffitti in cartongesso. "In collaborazione con Alia Servizi Ambientali stiamo cercando di ripulire i centri abitati dai rifiuti nel più breve tempo possibile - spiega il sindaco Spinelli – sia per motivi di igiene che per motivi di sicurezza".