di Irene Puccioni
Natalità in crisi? Culle sempre più vuote? A Empoli i numeri parlano di una chiara controtendenza. A fare il bilancio (non ancora definitivo) di un anno di attività del reparto di Ginecologia e Ostetricia del San Giuseppe di Empoli è lo stesso primario, il dottor Massimo Gabbanini.
Dottore, quanti sono stati i nati nel 2024 fino ad oggi? "Alla data dello scorso 17 dicembre, abbiamo avuto 944 nuovi nati. Contrariamente al trend generale, che è in calo in molti punti nascita a livello nazionale, noi registriamo un aumento di 20 parti rispetto allo scorso anno".
Quante sono state le donne straniere che hanno partorito al San Giuseppe durante questo anno? "Le donne straniere rappresentano circa il 40 per cento del totale dei parti, un numero significativo che richiede un impegno particolare da parte di tutta l’équipe, soprattutto per affrontare i problemi legati alla comunicazione".
Quanti parti cesarei sono stati eseguiti? "La maggior parte dei parti sono stati naturali, in linea con gli standard richiesti. I parti cesarei si attestano al 18,5 per cento del totale, un risultato eccellente e conforme alle indicazioni dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità)".
Dei parti naturali, quanti sono stati effettuati in acqua? "Per quanto riguarda i parti in acqua, rappresentano attualmente circa il 3-4 per cento dei parti naturali. Tuttavia, il nostro obiettivo è rendere questa opzione più fruibile nel prossimo anno grazie a specifici investimenti formativi, strutturali e nell’incremento del personale dedicato. Crediamo che i parti in acqua possano offrire un’importante opportunità per il benessere delle donne e stiamo lavorando attivamente per valorizzarla ulteriormente".
Quanti sono stati in percentuale i nati pretermine? "I nati pretermine, ovvero prima della 37esima settimana di gestazione, sono stati circa il 4 per cento del totale".
In questo caso al San Giuseppe che tipo di assistenza viene garantita al neonato e alla madre? "In questi casi, presso il San Giuseppe, viene garantita un’assistenza tempestiva e altamente qualificata sia al neonato che alla madre. Grazie alla nostra struttura ben organizzata, possiamo contare su tecnologie avanzate e sull’intervento immediato del nostro personale specializzato. Vorrei precisare che la struttura accoglie gestanti dalla 32esima settimana".
La partoanalgesia è una scelta garantita a tutte le donne ed è una richiesta in aumento tra le partorienti? "La partoanalgesia è una scelta garantita a tutte le donne, ma va inserita all’interno di un percorso più ampio di misure antalgiche messe a disposizione delle pazienti grazie alla competenza e alla presenza costante del nostro personale ostetrico. Va sottolineato che, in alcuni casi, l’utilizzo della partoanalgesia può rappresentare anche un’indicazione medica, rendendo questa metodica uno strumento importante e sicuro a disposizione delle partorienti".
Ci sono stati parti podalici nel corso del 2024? "Nel 2024 non ci sono stati parti podalici, se non quelli che siamo stati in grado di far partorire con taglio cesareo urgente. Questo dato è importante perché grazie alle manovre di rivolgimento, che garantiamo come presidio, i podalici a termine si sono notevolmente ridotti".