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Ambulatori in centro "Chiediamo più sicurezza"

Dal portone dell’ex Sert si accede alla Casa della Comunità e al co-housing . Massimo Cataldo (Fp Cisl): "Non ci sono controlli: chiunque può entrare".

Ambulatori in centro "Chiediamo più sicurezza"

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Nel rinnovato edificio di piazza XXIV Luglio a Empoli, in parte dedicato ad appartamenti in cohousing già assegnati, ha aperto anche la Casa della Comunità "Gino Strada" con consultorio, ambulatori (ecografico, ostetrico e ginecologico, psicologo) e assistenti sociali. Un’area riqualificata con un palazzo storico riconsegnato alla comunità, inclusivo e aperto a tutti. "Forse anche troppo – fa notare Massimo Cataldo, referente Fp Cisl per Empoli e Prato – Sicuramente l’ingresso non è controllato. Chiunque può infatti entrare negli ambulatori dal momento che il portone principale da cui si accede anche al condominio solidale rimane aperto e senza alcuna sorveglianza". Le telecamere ci sono, ma sono esterne: sono quelle della rete di videosorveglianza cittadina. Chi oltrepassa la soglia che si affaccia sulla piazza si trova in un disimpegno dove sono indicati i vari servizi presenti nell’edificio. Gli ambulatori si trovano sulla sinistra, preceduti da una sala di attesa e spazi in comune. "Agli specialisti che lavorano all’interno non è garantita la giusta sicurezza – insiste Cataldo – L’accesso è aperto a tutti, non c’è nessuno che controlla, né un front office, né un filtraggio. Se poi le porte degli ambulatori sono chiuse perché sono in corso delle visite chi sta dentro non vede neppure chi si trova a transitare nel corridoio". Il taglio del nastro del rinnovato edificio risale allo scorso 17 giugno. "Al momento non si sono registrati episodi spiacevoli – precisa il sindacalista – e ci auguriamo che non accadano mai, ma il centro di Empoli, come riportato anche dalle cronache, è frequentato anche da soggetti poco raccomandabili. Chi sta svolgendo un servizio per la collettività deve essere tutelato in termini di sicurezza. Per questo chiediamo che vengano attuate tutte le misure di precauzione necessarie sia da parte del Comune sia da parte dell’azienda sanitaria".

Oltre al problema della sicurezza la Fp Cisl fa notare anche un altro ’difetto’. "Bene che certi tipi di servizi siano stati riportati in centro e che sia stata riqualificata tutta un’intera area della città, ma in tutto questo si è dimenticato di creare o garantire dei parcheggi ai lavoratori. Per evitare di pagare ore e ore di sosta i sanitari sono costretti a parcheggiare molto lontano, ma anche per gli stessi utenti non è agevole raggiungere a piedi gli ambulatori. E le cose si complicheranno – conclude la Cisl – quando arriveranno anche i medici di medicina generale". Insomma, nella palazzina dell’ex Sert ci sono alcune cose da rivedere e migliorare.

Irene Puccioni