YLENIA CECCHETTI
Cronaca

Anche i Comuni in campo per avere giustizia

Nel 2023 il primo tentativo, quello avanzato dall’amministrazione comunale di Montelupo Fiorentino di procedere a un proprio ricorso costituendosi parte...

Nel 2023 il primo tentativo, quello avanzato dall’amministrazione comunale di Montelupo Fiorentino di procedere a un proprio ricorso costituendosi parte civile e chiamando in causa la Repubblica federale di Germania e il Ministero dell’Economia e delle finanze per i danni non patrimoniali subiti in conseguenza alla deportazione nei lager di 45 cittadini. Il Comune ha supportato e coordinato i familiari che hanno espresso volontà di presentare ricorso, arrivando a depositare 13 citazioni, che interessano 16 deportati, coinvolgendo 25 familiari. Anche Empoli ora ha fatto lo stesso, scegliendo di portare in tribunale le storie di chi ha pagato caro il prezzo dei crimini del Terzo Reich. Lo ha confermato l’assessora empolese Maria Grazia Pasqualetti, ieri, prendendo la parola alla conferenza organizzata sul tema dei ristori ai deportati e ai loro familiari, con la partecipazione, tra gli altri, dell’avvocato Diego Cremona.

"Abbiamo dato mandato come amministrazione – ha detto ieri – all’avvocato Cremona per costituirci parte civile e ottenere ristori per i danni alla comunità. Ci auguriamo che il fondo istituto nel 2022 venga rifinanziato o alle nostre domande non sarà dato seguito". L’opportunità di ricorso, dunque, sarebbe stata colta anche dalla giunta Mantellassi.

Ma se per le persone fisiche, le carte sembrano parlare chiaro, lo stesso non si può dire per quelle giuridiche. Lo spiega bene Cremona. "Quelle che riguardano i Comuni sono cause pilota, il decreto legge parla di persone. C’è da valutare se per persona si possa intendere anche un ente pubblico come nel caso delle amministrazioni comunali. Qualche precedente in Italia c’è". A proposito di Montelupo, a fare il punto è l’assessore alla Memoria, Lorenzo Nesi. "Abbiamo 13 procedimenti attivi (con due legali coinvolti), compreso quello che riguarda il Comune. Siamo in attesa delle prime due sentenze di primo grado, dovrebbero arrivare tra il 6 e l’8 marzo (interessano Bardini e Fossi, ndr). Aspettiamo notizie a giorni. Diversa è la strada intrapresa come amministrazione, qui l’esito è incerto. Non sappiamo se il giudice riconoscerà la ferita comunitaria. Potrebbe non essere accolta. Ma se dovessero arrivare anche due spicci, Montelupo li investirà in ricerca coinvolgendo il Dipartimento di storia dell’Università di Firenze. C’è bisogno di sapere, accedere gli atti: la memoria sta svanendo ma noi siamo ancora in cerca di risposte".

Y.C.