FUCECCHIO
Tra i 42 indagati dell’operazione Coffee Break, c’è anche l’imprenditore fucecchiese Marco Colibazzi, 39 anni, titolare della ditta Fratelli Colibazzi srl di via del Castelluccio. L’uomo si trova agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Tra i reati contestati a vario titolo agli indagati ci sono corruzione, istigazione alla corruzione, turbata libertà degli incanti, peculato, concussione, subappalto non autorizzato, frode nelle pubbliche forniture e falso ideologico. L’imprenditore 39enne, geometra, sposato e con un figlio, è molto conosciuto a Fucecchio, anche per la sua partecipazione attiva al Palio: è stato anche capitano della contrada Querciola. Si trova agli arresti domiciliari e avrà tempo e modo di spiegare la sua posizione. L’inchiesta è partita dalla verifica di una sproporzione nell’attribuzione degli appalti a favore di talune imprese, sia per quanto riguarda gli importi complessivi, sia per il numero degli appalti stessi. L’impresa dei fratelli Colibazzi è specializzata in scavi, demolizione e movimenti terra.
"Si è verificato che a queste imprese gli appalti venivano conferiti in violazione del principio di rotazione, previsto dal codice degli appalti - ha sottolineato il procuratore Tommaso Coletta - Si sono analizzate le modalità di gestione di questi appalti e si è notato che in quelli sotto-soglia venivano invitati a gare informali, per dare una parvenza di legalità, delle imprese compiacenti, che poi nonostante venissero invitate non presentavano offerte. Negli appalti sopra-soglia, quelli un po’ più importanti, si è visto che venivano presentate anche offerte da parte di queste imprese compiacenti, ma abbiamo constatato che queste imprese si accordavano per individuare delle offerte di ribasso che erano sempre a vantaggio dell’impresa che poi si sarebbe aggiudicata l’appalto".