di Irene Puccioni
EMPOLI
Una delle tre tracce della prima prova d’italiano, per la tipologia B, analisi e scrittura di un testo argomentativo, era “Dieci cose che ho imparato”, il libro-testamento di Piero Angela. Ed è quella che è piaciuta subito a Martina Giuliani, della 5C indirizzo Turismo, dell’istituto tecnico professionale Fermi-Da Vinci di Empoli. La studentessa empolese non ha dovuto pensarci molto. "Piero Angela mi è sempre piaciuto. Quando in tv c’è qualche sua trasmissione la guardo sempre molto volentieri – racconta la maturanda all’uscita dalla prova d’italiano – La traccia proposta mi ha permesso di poter fare collegamenti con la tecnologia e l’intelligenza artificiale. Spero sia andata bene, ma vediamo". La studentessa è riuscita a consegnare l’elaborato un’ora prima del termine (sei ore era il tempo a disposizione). "L’ho riletto e riletto. Alla fine ero talmente stanca che ho pensato fosse meglio consegnare per evitare di fare correzioni sbagliate". Di sicuro il caldo non ha aiutato gli studenti chini sui banchi nelle ore più afose della giornata. "Il caldo, soprattutto alla fine, si è fatto sentire – prosegue Martina – Comunque una prova è andata, adesso però c’è da affrontare la seconda, che è quella che mi spaventa di più. Economia è ostica per me. Tuttavia ce la metterò tutta. Per l’orale credo sarò meno nervosa. Adesso però non ci penso. La maturità va affrontata un passo alla volta".
Sofia Giaccaglia, 5C indirizzo Amministrazione finanza e marketing dell’istituto Fermi-Da Vinci, ha preferito giocarsi le proprie carte puntando tutto sulla traccia storico-politica che prendeva spunto da un brano tratto da “L’idea di Nazione” di Federico Chabod. "Mi sentivo preparata su questo tema – spiega la studentessa – Infatti quando l’ho visto tra le tracce ero felicissima. Ho quasi fatto un salto sulla sedia. Sviluppando il contenuto ho fatto collegamenti con la nostra Costituzione e la visione di Europa. Per la prima prova ho usato tutto il tempo a disposizione. Credo sia andata bene. Adesso però arriva la parte più difficile della maturità. La seconda prova è quella di economia aziendale e confesso di essere un po’ tesa. Sugli orali invece confido anche nella commissione, che comunque, anche se con membri esterni, non mi è sembrava particolarmente severa e puntigliosa".
Anche Rachele Cucca, al termine del ciclo di studi dell’indirizzo Turismo del Fermi - Da Vinci, ha trovato nei professori esterni molta disponibilità. "Ci hanno messo a nostro agio e si sono dimostrati molto disponibili a fornire chiarimenti – racconta – Per quanto riguarda la traccia dell’elaborato di italiano mi sono buttata. Ho scelto l’analisi del testo, tipologia A, “Alla nuova luna” di Salvatore Quasimodo. È un autore che non abbiamo affrontato in classe, ma ho comunque trovato una chiave interpretativa, sviluppando la tematica del progresso. Era sicuramente una traccia difficile, ma non penso sia andata male. Confesso che speravo in qualcosa di diverso, ma è andata così". Anche per Rachele la prova più tosta sarà quella di oggi. "Economia – dice – è il mio tallone di Achille. Sono una persona abbastanza timorosa e la maturità inevitabilmente mi sta mettendo ansia. Sicuramente quando sarà tutto finito mi sentirò più leggera. O almeno spero", scherza.