ELISA CAPOBIANCO
Cronaca

Antenne e raddoppio ferroviario. Mantellassi nel primo giorno da sindaco: "Già fissati gli incontri"

Il neo eletto racconta di aver iniziato con le telefonate al comitato e al governatore Giani. “Il mio lavoro inizia dalle frazioni, dalle zone e dai temi più critici”

Alessio Mantellassi è stato proclamato sindaco ieri dal magistrato della Commissione elettorale centrale Fiorenzo Zazzeri

Alessio Mantellassi è stato proclamato sindaco ieri dal magistrato della Commissione elettorale centrale Fiorenzo Zazzeri

Empoli, 26 giugno 2024 – I tratti del viso più distesi dopo la prima notte (forse) di vero sonno dopo queste lunghe settimane di campagna elettorale. Il piglio deciso sì, ma qualche sorriso in più nonostante la levataccia. Al risveglio, infatti, Alessio Mantellassi è andato a passeggio per le vie della sua "amata" città. Tre metri sopra il cielo, con il cuore che batteva a un’altra velocità fino al pomeriggio con la proclamazione da parte del magistrato della Commissione elettorale. "Parto dall’idea che il sindaco debba essere proprio quello che incontri per strada per un saluto e una pacca sulla spalla", ha detto. Il sindaco di tutti, insomma. "Pure degli empolesi che non mi hanno votato, anzi dovrò lavorare con un’attenzione speciale per conquistare proprio loro. Mi rivolgerò anche e soprattutto a quel 40%".

E non è un caso che il suo "primo giorno" lo abbia voluto iniziare con una telefonata al comitato No antenna di via Val Pusteria che aveva incontrato alla vigilia del ballottaggio e che incontrerà di nuovo venerdì. Poco dopo la chiacchierata con il governatore della Toscana Eugenio Giani. "Ho parlato con il presidente del nostro raddoppio ferroviario – ha rivelato Mantellassi – perché voglio che le segnalazioni emerse dalla popolazione vengano massimizzate. Lo incontrerò a breve per un confronto".

L’intenzione è dimostrare con i fatti che le promesse non erano soltanto elettorali. "Avevo detto che mi sarei concentrato sulle frazioni e sulle zone più critiche della città, da cui sono arrivati segnali inequivocabili. Tra le mie priorità c’è la volontà di recuperare il rapporto di fiducia con Marcignana, ribadendo il mio no al gassificatore. Un no che resta perché abbiamo una sola faccia e una sola parola". Nel suo progetto “passo dopo passo“ le frazioni valgono quanto il centro. "Il 60% del ballottaggio nonostante l’affluenza in calo ci ha dato piena legittimazione, con grandi risultati dal centro storico, dove invece tradizionalmente andava un po’ peggio, da Serravalle dove siamo andati molto bene – ha specificato –. Non ce l’abbiamo fatta a Marcignana appunto e a Pagnana, ma siamo cresciuti rispetto al primo turno sia a Ponzano sia a Fontanella, con undici voti di scarto dai Masi...".

A proposito di Leonardo Masi e della battuta sul “sindaco dimezzato“ per i voti persi in due settimane. "Credo che abbia usato parole irrispettose, fuori dal profilo istituzionale – ha commentato Mantellassi –. Davanti al risultato elettorale serve più umiltà, a esito opposto lui sarebbe stato vincitore anche con l’affluenza bassa... È naturale che chi partiva 30 punti indietro come lui avesse la possibilità di recuperare, lì dove c’era un elettorato che esprimeva dissenso. Il 60% non ha chiesto discontinuità". Tra l’altro, conti alla mano, sarà il centrodestra (tra la coalizione principale rappresentata da Simone Campinoti e le forze guidate da Andrea Poggianti) a rappresentare "il principale gruppo di opposizione" in consiglio comunale con numeri superiori a quelli di Masi.

"La frammentazione con due candidati (Campinoti e Poggianti, ndr) ha aumentato l’offerta e mobilitato di più – ha aggiunto Mantellassi – . La divisione del centrodestra non ha facilitato neppure noi". Ma adesso è tempo di guardare al futuro. "Dopo l’insediamento subito al lavoro sulla manovra di bilancio per trovare risorse per le priorità. La sicurezza, con il trasferimento della Municipale alla stazione, è tra queste – ha annunciato –. Intanto sono passato a salutare e ringraziare il personale degli uffici comunali. Sarà mia intenzione riorganizzarli e potenziare gli uffici Sport, Edilizia, Manutenzioni e Ricerca Pnrr".

Quanto alle novità sullo stadio? "Al momento nessun contatto – ha risposto –. Ribadisco la mia disponibilità a confrontarmi con chi vorrà presentare un project: la proprietà dovrà rimanere pubblica, ma ok agli investitori privati". Stessa filosofia per la piscina, il grande cruccio di Brenda Barnini. "Un grosso nodo da sciogliere: anche in questo caso proprietà pubblica e gestione privata".