REDAZIONE EMPOLI

Antenne in via Val Pusteria. Il comitato lancia l’allarme: “Il cantiere apre domani”

Netta la presa di posizione: “Continueremo la nostra protesta. Il Comune ci ha lasciati soli. Le mozioni in Consiglio non servono, ci vogliono i fatti”

Lo spazio del cantiere in via Val Pusteria

Lo spazio del cantiere in via Val Pusteria

Empoli (Firenze), 6 ottobre 2024 – Cantiere per l’antenna della telefonia mobile in via Val Pusteria, l’epilogo della vicenda si profila all’orizzonte. A lanciare l’allarme è di nuovo il comitato di cittadini Stop5gEmpoli, che in questi mesi ha cercato in ogni modo lecito di impedire la costruzione dell’antenna a pochi metri di distanza dalle abitazioni. “ Apprendiamo che domani – scrivono dal Comitato – inizieranno i lavori della gettata di cemento per la prima delle due antenne che piazzeranno davanti al condominio di via Val Pusteria. Per noi si tratta di una sconfitta, quello che ci rafforza, però, sono la presa di coscienza e la volontà che la cittadinanza insieme all’amministrazione comunale siano consapevoli della necessità che non servono Piani Antenne visto che non garantiscono salvaguardia della nostra salute,ma un serio regolamento delle antenne”.

Il Comitato, poi, chiarisce che non intende abbandonare la protesta contro la costruzione degli impianti per la telefonia mobile. “L’area del cantiere – continua la nota – è da circa due anni occupata da un’auto abbandonata o forse “sotto sequestro”, non sappiamo bene di cosa si tratti. Cosa certa è che tutto questo costituisce elemento di degrado e di occupazione di suolo pubblico, fatto noto da tempo al Comune, che avrebbe dovuto provvedere da tempo a rimuoverla, cosa che dovrà fare prima dell’avvio dei lavori per l’antenna. Oltretutto ribadiamo con forza che l’amministrazione ha fatto ben poco per salvaguardare i residenti di questa zona, tante promesse e pochi fatti”. “Il sindaco e la giunta hanno fatto un sacco di discorsi – aggiunge Andrea Greco del comitato – a partire da quelli per la riqualificazione dell’area, ma passata la tornata elettorale ci hanno lasciato soli. Ci sono Comuni come Terragnolo in Trentino in cui i sindaci hanno imposto uno stop precauzionale di due anni alla costruzione di nuove antenne, in attesa di capire meglio la loro pericolosità per la salute. Il Comune deve prendere una posizione forte e ha l’occasione di dimostrare alla cittadinanza che è con noi, ha a cuore la nostra salute. I discorsi e le mozioni in consiglio comunale non servono a niente, servono i fatti”.

L’assessora all’ambiente Laura Mannucci, alla richiesta se è vero che il cantiere delle antenne per la telefonia sta per partire, ha risposto che: “Il Comune ha fatto tutto quello che era in suo potere per individuare sedi alternative a via Val Pusteria per installare queste antenne, oltre ad accertare la piena regolarità del cantiere. La società richiedente non ha dato disponibilità per altre alternative. L’amministrazione comunale, come spiegato anche in Consiglio nel dibattito sulla presa di posizione sul’aumento dei valori dei campi elettromagnetici, ribadisce che servono strumenti veri per il governo del tema, invece la normativa attuale non fa che depotenziare sempre di più i Comuni”.

Francesca Cavini