IRENE PUCCIONI
Cronaca

Rapina a due anziani in casa, caccia ai fuggitivi. Restituita la refurtiva

Proseguono le ricerche dei complici del 34enne arrestato per la rapina di Avane. La polizia ha riconsegnato alla coppia di anziani i beni sottratti dall’abitazione

020434152450_IMMAGINI_FOL_2-94000948

La polizia sta passando al setaccio il territorio alla caccia dei fuggitivi (foto d’archivio)

Empoli, 18 dicembre 2024 – Uno è dietro le sbarre gli altri due sono ancora ricercati dalla polizia. Continuano serrate le indagini alla caccia degli altri autori dell’efferata rapina ai danni di una coppia di anziani empolesi avvenuta domenica sera in via del Borghetto ad Avane.

Immobilizzati con del nastro adesivo e imbavagliati, marito e moglie, ottantenni, sono rimasti ostaggio dei banditi per diversi interminabili minuti. Uno dei criminali era rimasto fuori a fare da palo, gli altri due erano entrati dentro l’abitazione, approfittando del momento “perfetto”, quello in cui la padrona di casa ha aperto la portafinestra che dà sul retro per fare uscire il cagnolino.

È in quell’istante che il malvivente ha afferrato al collo la donna, le ha tappato la bocca e l’ha buttata a terra. È stato l’inizio di un incubo. Anche il marito viene bloccato dal complice.

Entrambi vengono incaprettati: scotch su braccia, gambe e bocca, mani e piedi immobilizzati con delle lenzuola prese dal mucchio dei panni da stirare. In poco tempo i banditi fanno razzia di tutto ciò che di prezioso riescono a trovare nelle stanze, orologi e monili, per poi darsi alla fuga a bordo di una ’anonima’ Audi. Una corsa che però dura pochi chilometri.

Perché all’altezza di piazza don Minzoni c’è un posto di blocco della polizia che, notando qualcosa di sospetto in quell’auto in transito, intimano l’“alt”. I malviventi ignorano l’avvertimento e parte un inseguimento.

Le volanti dopo pochi metri bloccano l’auto: uno degli occupanti viene subito fermato mentre gli altri riescono a proseguire la corsa a piedi riuscendo a far perdere le loro tracce. Per il momento. In manette è finito un 34enne albanese, irregolare (risultava sprovvisto di permesso di soggiorno e di visto per l’Italia). L’uomo si trova nel carcere fiorentino di Sollicciano accusato di rapina, sequestro di persona e resistenza a pubblico ufficiale.

L’auto su cui viaggiavano i tre banditi risultava noleggiata. La polizia l’ha posta sotto sequestro. All’interno dell’autovettura i poliziotti hanno trovato diversi orologi e monili d’oro, insieme ad altri oggetti atti allo scasso. La refurtiva è stata riconsegnata ai legittimi proprietari ancora comprensibilmente sotto choc per quanto subito. La donna è dovuta ricorrere anche alle cure del pronto soccorso per la frattura del setto nasale e diverse sbucciature intorno alla bocca alle gambe, alle braccia e sui piedi.