
Apre la Casa del Bronchè: "È un tesoro di famiglia"
Un dolce per ricordare i tempi lontani. Per scaldare gli animi e raccontare una storia. Una tradizione che riprende vita e guarda al futuro. Ha fatto rumore a Limite sull’Arno l’apertura della Casa del Bronchè. Da tempo non si vedeva una fila così lunga davanti ad un negozio. C’era da aspettarselo, perché il punto vendita è specializzato, appunto, nel Bronchè, una delizia alla quale i limitesi sono da sempre affezionati. Una ricetta dietro la quale si cela un racconto singolare arrivato fino a Capraia e Limite grazie alla famiglia Ramazzotti. La gente del posto lo ha sempre chiamato così, questo dolce simile al Plumcake. Aggiunto al sapore british un tocco di toscanità, ecco una torta che oggi ha una casa tutta sua.
Ne è passato di tempo da quando, al civico 85 in viale Matteotti a Limite, ci si serviva nella storica bottega alimentari di Giuliana Ramazzotti e Marino Navalesi, aperta negli anni ’50. Ora che i due proprietari non ci sono più, a raccogliere il testimone ci sono le figlie Elisa e Sabrina Navalesi, che hanno avuto l’idea di riportare in auge il dolce di famiglia. Un dolce partito dal Regno Unito, sbarcato a Limite per conquistare, negli anni, tutta la Toscana. Chi entra, saluta Elisa e Sabrina e si complimenta. "Avete fatto una cosa bella". Le Navalesi si commuovono. Alle pareti, le foto del bisnonno Ezio Fanti, primo custode della ricetta del Bronchè. È grazie a lui che la storia di un’amicizia è diventata poi la tradizione di una comunità intera. Pochi, semplici ingredienti: burro, zucchero, uova, farina, uvetta e Rum. Et voilà, la chicca è servita. Era il 1920 quando il bisnonno Ezio portava il Bronchè sulla tavola di famiglia. Un nome storpiato rispetto all’originale, un dolce prodotto in Galles che Fanti, cuoco della Locanda Maggiore di Montecatini, aveva scoperto tramite un collega inglese. "La mia esperienza in Italia finisce. Per ringraziarti – disse all’epoca lo chef inglese a Fanti – ti lascio una ricetta. Se ne farai buon uso, ti porterà fortuna".
E così è stato. Il Bronchè prodotto ieri dalla famiglia Ramazzotti oggi dalle Navalesi è esportato ovunque. "Ricominciamo da qui, dove prima i nonni e poi i nostri genitori avevano l’alimentari – dice Sabrina Navalesi –. Abbiamo dato in gestione il negozio, ma non è andata bene. E così ci riprendiamo spazio e tradizione". Il punto vendita sarà aperto nei weekend e festivi perché le due sorelle, nella vita, si occupano di altro. Sabrina fa Io la modellista, Elisa lavora in un’agenzia assicurativa, ma entrambe nutrivano lo stesso sogno: "Tornare nella bottega che ci ha viste crescere. Se siamo qui è grazie ai limitesi. Vedere le persone che entrano con le lacrime agli occhi, è la più bella delle ricompense".
Ylenia Cecchetti