
Archivi storici in rete. Dal medioevo all’Unità. Ora a disposizione di tutti
EMPOLESE VALDELSA
L’obiettivo è mettere insieme in un unico ‘contenitore’ i documenti archivistici di tutto il territorio dell’Empolese Valdelsa e del Valdarno Inferiore. Ora gli archivi storici sono a portata di click. È stato presentato "Arno e Elsa, tra passato e presente", il progetto finanziato per metà dalla Fondazione Cr Firenze che porterà alla raccolta di tutti i documenti storici degli archivi comunali che aderiscono alla Rete Rea.net. "Si tratta di un software che permetterà la consultazione online - ha spiegato l’assessora alla Cultura del Comune di Empoli, Giulia Terreni - Un patrimonio immenso che potrà essere consultato da studiosi e non: un lavoro che permette di rendere l’archivio, fondamentale per la storia della nostra città e per il territorio, più che mai accessibile". Gli utenti potranno così fruire di un’ampia documentazione, a partire dall’Altomedioevo sino all’Unità d’Italia, relativa alla storia civile e sociale di tutta una comunità omogenea dal punto di vista produttivo ed economico. Sono in totale 13 gli archivi storici che fanno parte della Rete: a quelli di tutti i Comuni dell’Unione, si aggiungono Castelfranco di Sotto e Santa Croce sull’Arno. Capofila del progetto (dal costo complessivo di 22mila euro) è il Comune di Empoli.
"Rea.net è la prima rete toscana a essersi dotata di un software unico per la gestione dell’archivio storico, una scelta di non poco conto - ha aggiunto Carlo Ghilli, coordinatore della Rete - La consultazione integrata dà possibilità amplissime alla ricerca, agli approfondimenti, allo sviluppo trasversale della conoscenza del territorio e della società". "Siamo partiti da una base di lavoro, quella dell’archivio storico di Empoli, che ci ha in qualche modo imposto di rivedere i dati già inseriti e di adattarli a questo nuovo software - hanno precisato gli archivisti Chiara Papalini e Paolo Santini - Un lavoro attento non solo di revisione ma anche di inserimento di nuovi dati. Lo strumento del quale la Rete si è dotata ci consente di arricchire la banca dati anche inserendo oggetti digitali e, in futuro, sarà ancora più suggestivo per il ricercatore consultare il portale online". Un servizio che si rivolge ad archivisti e ricercatori e che, al tempo stesso, è pensato per migliorare la qualità del lavoro di ognuno. Dietro al progetto c’è la volontà culturale di tenere insieme un patrimonio enorme di informazioni e documenti. Tra le operazioni già portate a termine, il riversamento di circa 7mila dati archivistici, derivanti dagli inventari degli archivi preunitari analogici e cartacei preesistenti dei Comuni di Certaldo e Fucecchio, in una banca dati integrata per mezzo del software. Oltre a giovani studenti ed enti pubblici, anche cittadini di ogni età, attraverso questo nuovo strumento, potranno approfondire la storia del territorio in tutti i suoi aspetti.